Una buona tenuta del mercato dello spumante e dei vini bianchi e, rispetto al passato, una leggera ripresa dei vini rosati, soprattutto quelli più freschi e leggeri. Nella stagione estiva sono le tendenze più evidenti osservate e consolidate dagli enotecari italiani, come registrato da Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane, che rappresenta oltre 120 associati sull’intero territorio nazionale.
“Sono maggiormente richiesti i rosati classici – afferma Andrea Terraneo, presidente Vinarius – quindi vini rosati del Salento e vini rosati Chiaretto oltre qualche referenza dall’estero in particolar modo dalla Francia. Ma soprattutto, si confermano i più ricercati i rosati estivi cioè quelli da bere un pochino più freschi, più leggeri, con una gradazione bassa o più bassa del solito”.
Del resto, la tendenza da parte dei consumatori a ricercare vini con gradi alcolici meno elevati è ormai conclamata: “come se si ricercasse in un certo senso della sostenibilità anche nel vino”, spiega Terraneo. Ad ogni modo, sebbene in questo periodo caldo si prediligano gradi alcolici non elevati, al momento non si registrano da parte degli enotecari particolari tendenze legate alla domanda di vino dealcolato. Una tendenza rilevante è l’interesse nei confronti dei vini rossi che possono sopportare il raffreddamento senza snaturarsi: “molto richiesti i vini più delicati come vini rossi Schiave o Lago di Caldaro altoatesini o ancora l’Ottavianello brindisino.
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Continua Andrea Terraneo – In questo senso è fondamentale l’ausilio dell’enotecario, che consiglia il cliente sulle temperature di servizio: mentre i classici vini Rossi sono consigliati sempre a 18-20 gradi, i vini rossi estivi possono essere serviti anche leggermente sotto i 18 gradi. Grazie all’ausilio del frigorifero possiamo evitare di bere vini Rossi a temperatura ambiente, che in questo momento coinciderebbe con i 30 gradi e oltre. Naturalmente in questo caso, la glacette per mantenere la temperatura una volta fuori frigo è d’obbligo”.
Fonte: (ANSA) www.ansa.it