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L’ultimo report di Mediobanca sul settore vinicolo italiano fa il punto anche sul fenomeno dell’e-commerce del vino, con particolare riguardo alle piattaforme specializzate (pure player).

 

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Secondo le ultime analisi dell’Ufficio Studi di Mediobanca, l’e-commerce a livello globale pesa per il 4% nelle vendite di vino (era il 2% nel 2018) e si stima possa arrivare al 6% entro il 2025. Nel 2021 le vendite on-line delle principali imprese vinicole sono cresciute del 30,4% rispetto all’anno precedente. Se si escludono le vendite on line che transitano dai siti aziendali e da quelli della Gdo, oltre il 90% del wine e-commerce è intercettato da piattaforme specializzate (pure player) che presentano un ampio assortimento di etichette. Lo sviluppo delle vendite on-line di vino, che ha subìto un’accelerazione in seguito al lockdown del 2020, emerge chiaramente dall’analisi dei fatturati del triennio 2018-2020 dei principali pure player nazionali.

 

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I PURE PLAYER

La classifica è guidata da TANNICO che nel 2020 ha fatto registrare ricavi per 37,1 milioni di euro, in crescita dell’83% sul 2019. Seguono due società con aumenti in tripla cifra: VINO.COM, che ha superato i 30 milioni di euro di fatturato con un balzo del +218,7% sul 2019, e BERNABEI, con ricavi pari a 25,9 milioni, in aumento del 160,4%. Sopra i 10 milioni di euro anche il fatturato di CALLMEWINE (12,4 milioni), in aumento del 93,3%. Lo stesso trend di crescita ha interessato XTRAWINE che, raddoppiando il proprio fatturato rispetto all’anno precedente, ha superato i 7 milioni di euro e WINELIVERY che si avvicina allo stesso importo dopo ad una crescita del 491,6%. Il 2020 è stato un anno di forte sviluppo anche per realtà di minori dimensioni, alcune delle quali nate proprio in pieno boom (ETILIKA). Complessivamente, nel 2020, le principali piattaforme specializzate nella vendita di vino on-line hanno incrementato i propri ricavi del 132,8% sul 2019; dai preconsuntivi 2021 risulta un ulteriore incremento superiore al 60%.

 

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LE OPERAZIONI DI MERGER & ACQUISITION

La forte crescita ha posto queste società al centro di operazioni di M&A. Protagonista indiscusso è stato Tannico che, dopo aver visto l’ingresso nel capitale del Gruppo Campari nel giugno 2020 (49%, con l’opzione di poter salire al 100% a partire dal 2025), nel maggio 2021 ha acquisito una quota di maggioranza del portale francese Venteàlapropriété e nel luglio dello stesso anno è entrato nella joint venture creata da Campari e Moët Hennessy, la divisione enoica del colosso del lusso Lvmh. Altre importanti operazioni hanno riguardato Callmewine, che a fine 2020 è stata acquisita dalla Italmobiliare della famiglia Pesenti (60%), e Xtrawine che nel luglio 2021 ha visto il passaggio della maggioranza del capitale al Made in Italy Fund, il fondo di private equity promosso e gestito da Quadrivio&Pambianco.

Fonte: www.areastudimediobanca.com/it/product/il-settore-vinicolo-italia-ed-2022

Per un’ampia analisi sul settore delle vendite on line di vino si rimanda a www.beverfood.com/documenti/boom-vendite-vino-online-abitudine-proseguira-futuro-wd/

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