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Italianità ed eccellenza. A braccetto per le calli di Venezia, per una settimana intrisa di miscelazione d’autore e storia da bere. La seconda edizione della Venice Cocktail Week, idea di Paola Mencarelli, già madrina della Florence Cocktail Week (quest’anno sostituita da una festa dedicata), ha visto trentadue bar coinvolti, tra alberghi di lusso, caffè storici e cocktail bar, tutti chiamati a creare un signature drink, un cocktail con ingredienti italiani e un analcolico, per portare il mondo del bere tra i campi della Serenissima.
Tra i main sponsor della manifestazione c’è stato Campari Group, che attraverso la branca di formazione professionale, Campari Academy, ha tenuto banco con una serie di guest nights ed eventi, tutti volti a celebrare il meglio del bartending italiano oggi disseminato per il mondo. La classe e l’ospitalità d’altissimo livello, da sempre tra i valori principali di Campari Group, sono stati rappresentati da professionisti di spicco del panorama della miscelazione mondiale, “prestati” ai banconi dei più rinomati bar della Laguna.
Il bitter Campari come focus principale, Londra come polo di partenza: storicamente fucina di qualità miscelata, è oggi casa per Giulia Cuccurullo, head bartender dell’Artesian Bar presso il Langham Hotel (a inizio anni Dieci del Duemila per quattro anni consecutivi miglior bar del mondo secondo la World’s 50 Best Bars). Giulia è stata ospite dell’Experimental Cocktail Bar, presso il Palazzo Experimental nella serata del 26 settembre, mentre in contemporanea andava in scena Victor Maggiolo, italiano con origini sudamericane, Senior Bartender dell’Amaro Bar di Londra, a sua volta creazione del sardo Elon Soddu.
Eleganza e storia, tecnica e tradizione: l’impegno di Campari Academy è teso a tenere altissima l’asticella dell’impiego di prodotti classici in miscelazione, tenendo però all’orizzonte un utilizzo contemporaneo, dinamico e volto a raccogliere nuovi appassionati. È il caso di Giorgio Bargiani, Assistant Director of Mixology del Connaught Bar di Londra, miglior bar del mondo negli ultimi due anni consecutivi; pisano, Brand Global Advocate per Cinzano 1757, Bargiani sostiene Campari Group nella ricerca di un nuovo utilizzo del vermouth, che da semplice co-protagonista può diventare parte portante della bevuta, come dimostrato nella guest night al meraviglioso Aman Venice. Contornato dagli affreschi seicenteschi del Palazzo Papadopoli, Bargiani ha proposto una drink list perfettamente esemplificativa della nuova filosofia Cinzano 1757: agli iconici Negroni e Martini (questo servito con l’ormai leggendario carrello al tavolo, come al Connaught), si sono affiancati Intenso e Fragrante, di highball nei quali il vermouth è assoluto primo attore, corroborato da modifiers speziati come cardamomo o elicriso.
Il lato divulgativo ha avuto ampio spazio nel corso della settimana, grazie a incontri e masterclass nei quali la miscelazione ha ovviamente tenuto banco, pur affiancata da altri momenti artistici. Se da un lato della Serenissima si poteva assistere a un concerto di piano solo specificamente organizzato per la Venice Cocktail Week, sull’Isola delle Rose, oltre la Giudecca, era in pedana Samuele Ambrosi: titolare del Cloakroom e del laboratorio CloakStudios di Treviso, Ambrosi ha condotto il pubblico del JW Marriot in un viaggio storico e tecnico incentrato sul gin, dimostrando proprietà organolettiche e duttili del portfolio Campari Group. Bickens, Bulldog e Ondina sono le tre referenze, ciascuna con una distillazione e una storia a sé: dagli alambicchi gemelli del primo, alla mediterraneità fragrante dell’ultimo, ogni etichetta custodisce proprietà uniche, che Ambrosi ha poi dimostrato in miscelazione con esempi tratti dal menu del suo Cloakroom, prima di salire alla meravigliosa terrazza del Sagra Bar del JW Marriott.
Ricerca e selezione che si accompagnano a spensieratezza ed emozione, come d’altronde il bar dovrebbe essere ogni sera. Campari ha infatti sostenuto il momento forse più autentico e magico della settimana, una traversata della Laguna a bordo di un tradizionale bregozzo, sul quale Mauro Majhoub, celebre bartender italiano, ha miscelato una sua variante del Negroni, icona dell’italianità da bere ovunque nel mondo. Un sorso ed è immediatamente chiara la missione della Venice Cocktail Week e del sostegno di Campari Group: bellezza vera, orgoglio italiano, professionalità eccellente. Appuntamento al prossimo anno.
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