Un 2015 con alte temperature e una settimana di piogge ad agosto ha regalato vini dal profilo molto diverso dai classici della Valle d’Aosta. Tra questi, sono 5 quelli che hanno meritato il massimo punteggio, che diventano 6 con un Syrah del 2014.
Il 2015 è stato per la Valle d’Aosta, forse, l’apice di un cambiamento climatico importante. Per anni i viticoltori valdostani hanno affrontato la difficoltà di raggiungere con le loro uve maturazioni complete. Il riscaldamento globale li ha costretti ad affrontare problematiche diverse cui non erano abituati. Il 2015 è iniziato con una primavera molto afosa, un luglio poi molto caldo e una settimana intera di piogge ad agosto. Un andamento climatico di questo genere ha limitato aree importanti e i vitigni di prima maturazione, zone come Morgex e La Salle sono state pesantemente penalizzate nella produzione, e molte uve sono state raccolte in sovramaturazione, con una produzione di vini più alcolici e meno equilibrati del solito.
Tutto questo ha pesantemente influenzato le caratteristiche tipiche dei vini di montagna, soprattutto i bianchi, la loro mineralità e il loro corredo acido. È stata comunque un’annata di grande soddisfazione per i vitigni a maturazione tardiva, come fumin e syrah, e per quei produttori che hanno saputo gestire la sfida climatica con intelligenza. Alla fine dei nostri assaggi ben sei vini hanno ottenuto il nostro massimo punteggio, e tra questi quattro sono della vendemmia 2015.
Si tratta dello Chardonnay Elevé en Fût de Chêne di Anselmet, della Petite Arvine di Ottin, del Pinot Gris di Lo Triolet e dell’ottimo Cornalin di Rosset Terroir che si conferma produttore di livello. Accanto a questi due vini del 2014, il Syrah Côteau de la Tour di Les Crêtes di Costantino Charrère, un nome che non ha certo bisogno di presentazioni, e un’altra affascinante versione dello Chambave Muscat Flétri de La Vrille.
Sei piccoli capolavori che nascono in un ambiente unico, da piccole vigne (poche aziende in regione, cooperative a parte, superano i 5 ettari di vigna) e da una passione autentica per il vino e per queste montagne. Vini rari, che hanno pochi eguali in Italia e nel mondo, e che valgono la fatica della ricerca per chi non ha la fortuna e il piacere di acquistarli nella bellissima Valle d’Aosta.
Ecco l’elenco dei Tre Bicchieri
Valle d’Aosta Chambave Muscat Flétri 2014 La Vrille
Valle d’Aosta Chardonnay Élevé en Fût de Chêne 2015 Anselmet
Valle d’Aosta Cornalin 2015 Rosset Terroir
Valle d’Aosta Petite Arvine 2015 Elio Ottin
Valle d’Aosta Pinot Gris 2015 Lo Triolet
Valle d’Aosta Syrah Côteau La Tour 2014 Les Crêtes
Fonte: www.gamberorosso.it/it/vini/1025470-anteprima-tre-bicchieri-2017-valle-d-aosta