Dal 2023 Mussolini, Hitler, Stalin, Franco e gli altri non compariranno più sulle etichette dell’azienda vinicola friulana Vini Lunardelli, venticinque anni di polemiche più tardi. La linea dedicata ai dittatori del passato uscirà di scena dopo esser sopravvissuta a ben tre cause legali, tutte vinte, e a innumerevoli boicottaggi mediatici da parte della stampa italiana ed estera.
Le etichette personalizzabili Lunardelli sono in 37 casi raffiguranti Adolf Hitler e altri personaggi nazisti, in 27 Benito Mussolini e altri nomi del Ventennio fascista. Quelle di Hitler, come dichiarato dai produttori stessi, risultano essere le più richieste e vendute, specie in Germania e Austria, dove sono considerate oggetti di culto tra i collezionisti.
Le bottiglie recanti etichette che mostrano leader, statisti e generali notoriamente controversi saranno ritirate dal mercato per volere di Andrea Lunardelli, il quale si è dichiarato stanco delle contestazioni e delle denunce; sarà proprio lui a succedere al padre Alessandro alla guida dell’azienda, che verrà profondamente rinnovata.
I Lunardelli hanno sempre difeso la loro produzione, affermando che si tratta di una linea storica ma assolutamente non celebrativa e difensiva di tali regimi politici. Nonostante l’intervento di molte istituzioni internazionali, come le organizzazioni ebraiche statunitensi, infatti, le etichette hanno continuato ad essere vendute e a riscontrare un notevole successo, dovuto probabilmente anche al forte eco mediatico generato da questo ostracismo.
La fine della commercializzazione di tutta la linea avverrà nel 2023, ma non includerà gli amari e le grappe che ritraggono il Duce, in quanto prodotte in collaborazione con un’altra azienda. Inoltre, esiste almeno un’altra casa vinicola, “I Vini Nostalgici” di Fabio Bogo, con sede in provincia di Belluno, che produce delle etichette simili.
Per maggiori informazioni:
www.vinilunardelli.com