Terzo anno consecutivo di cali nei consumi di vino in Italia, causa la crisi generale e mancanza di riposizionamento del prodotto. Questo n sintesi, il commento di Ovse, l’istituto economico internazionale dei vini spumanti italiani, diretto da Giampietro Comolli (cfr. foto accanto). Dai sondaggi svolti nei primi 15 gg di dicembre, seppur in previsione di una riduzione totale per le Festività di fine anno (erano 102 milioni di bottiglie nel 2009), gli ultimi segnali presumono un leggero recupero. Fine anno: nei tradizionali 24 giorni si stapperanno 89 milioni di bottiglie made in Italy, con un –3,5% rispetto al 2011. Un dato che potrebbe far contenere la riduzione su base annua entro il 4,1 %. Saranno circa 3,1 mil di bott quelle di Champagne (calo del 15%) e 0,4 di altra provenienza. Stimata una spesa degli italiani di € 690 milioni, oltre il 61% realizzato nella Gdo: 1 bottiglia su 3 è brut, 1 è dolce, 1 è extradry-dry. Questo vuol dire che per fine anno circa 35 milioni di bottiglie saranno di Prosecco nelle diverse denominazioni, 34 milioni saranno di spumanti generici con nomi di fantasia a prezzi decisamente bassi, e 23,5 milioni Brut, Rosè, Riserva, gamma medioalta-alta, compreso etichette straniere.
La Gdo conferma la sua posizione di leader negli acquisti per le bollicine, ad iniziare dai due marchi storici del metodo tradizionale, Ferrari e Berlucchi, con una stima intorno a 6 milioni di bottiglie acquistate negli ultimi 60 gg. Prezzi sostenuti in Gdo ad inizio mese con le più note bottiglie di metodo classico italiano posizionate fra 8,90 e 12,80, con alcune etichette a 18 e 19 euro la bottiglia. Il “primoprezzo” dello Champagne è posizionato fra 13,50 e 15,95 euro a bottiglia. Nel canale Horeca i dati reali segnano un calo del 10-15% degli ordini, a prova di un presunto calo similare nelle vendite e nei consumi. Eppure le indagini nelle enoteche confermano, in tono minore rispetto a tre anni fa, la scelta prioritaria della bottiglia spumeggiante come regalo per le feste, ma con un “cambio” di etichetta. Se gli atti di acquisto segnano un calo ridotto, più pesante è il calo dei volumi e della spesa, a fronte di prezzi decisamente ancora sostenuti che non segnano un calo, anzi. Anche nel mercato interno è in forte crescita l’acquisto di spumanti generici a scapito di spumanti Docg-Doc dolci e aromatici; è in crescita il Valdobbiadene Docg e il Prosecco doc. Franciacorta e Trento si contendono spazi di mercato con sconti importanti: sembra che l’operazione stia dando migliori risultati per le vendite di Franciacorta. Il Trento cresce, ma meno del Franciacorta. Leggero freno per i vini spumeggianti rosati.
Una nota va ai vini frizzanti e a nuovi spumanti che stanno facendo tendenza, ovvero Lambrusco, Malvasia, Moscato, Soave, Lugana, Pinot, Muller Thurgau e il Trebbiano, con un rapporto valore/identità molto alto a favore del consumatore. Infine, un exit pool sui consumi dei prossimi giorni: gli italiani ridurranno del 11% la spese di fine anno, la quota spumanti è ancora contenuta a scapito del valore più basso, mentre il carrello alimentare si presume stabile con qualche rinuncia ai dolci confezionati. <
+info: Giampietro Comolli Economista Distretti Vini e Territori Fondatore e Presidente O.V.S.E. – C.E.V.E.S. ®©