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E alla fine anche il Vinitaly si è dovuto arrendere al Coronavirus. La notizia dell’annullamento ufficiale dell’edizione 2020 arriva nel pomeriggio di lunedi 23 marzo. Una decisione storica, per la prima volta dal 1967 il Vinitaly non ci sarà, una scelta difficile anche se inevitabile. Dopo il primo rinvio delle date inizialmente in programma ad aprile gli organizzatori avevano fatto slittare l’edizione a giugno, oggi la notizia ufficiale che molti addetti ai lavori e operatori del settore si attendevano con l’annullamento per quest’anno.

“Per la prima volta nella propria storia, anche Vinitaly dovrà posticipare la sua 54ª edizione. Con essa sono rinviate anche le concomitanti Sol&Agrifood ed Enolitech- si legge nella nota ufficiale diramata da Veronafiere- Le nuove date delle manifestazioni sono perciò riprogrammate al 18-21 aprile 2021, mentre Veronafiere concentrerà la seconda parte dell’anno 2020 al sostegno del business delle aziende italiane sui mercati.

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Nel pieno dell’emergenza Coronavirus a livello nazionale, con una serie di decreti emanati dalla presidenza del Consiglio dei ministri, una vera e propria pandemia a livello europeo e non solo, anche il mondo del vino italiano si è scoperto non immune e ha dovuto alzare  bandiera bianca. Il Cda di Veronafiere ha deciso l’annullamento, con la ridefinizione di obiettivi, strategie e investimenti per la messa in sicurezza dei prodotti, della propria clientela e del business dei settori correlati, come sottolineato dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese.

“La decisione del riposizionamento di Vinitaly al 2021 è stata presa d’intesa con i rappresentanti delle associazioni di settore: Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, Sandro Boscaini, presidente di Federvini e Luca Rigotti, coordinatore settore vino Alleanza Cooperative.”

Si guarda quindi già al futuro. “Il post emergenza per noi si chiama rinascita, che fino all’ultimo abbiamo continuato a confidare potesse avvenire a giugno- spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – Ma la crisi sanitaria si è, come evidente a tutti, decisamente inasprita e ciò che inizialmente sembrava possibile ora non lo è più. In accordo con le organizzazioni di filiera, Vinitaly, Sol&Agrifood ed Enolitech si spostano quindi al prossimo anno.”

Nel 2020 il Vinitaly dovrebbe potenziare la presenza internazionale, lavorando con investimenti straordinari negli eventi svolti all’estero. Vinitaly Chengdu, Vinitaly China Road Show, Wine South America (23-25 settembre 2020), Vinitaly Russia (26 e 28 ottobre 2020), Vinitaly Hong Kong (5-7 novembre 2020), Wine To Asia (9-11 novembre 2020) e le iniziative della Vinitaly International Academy (Via), oltre a considerare la realizzazione di un evento innovativo il prossimo autunno a servizio delle aziende.

 

INFO www.vinitaly.com

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