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Nasce da uve biologiche in blend (50% Pinot nero e 50% Chardonnay) la nuova cuvée di Alta Langa DOCG che Cocchi presenta in anteprima a Vinitaly nello stand Q3 del padiglione 10.

Coltivati sullo stesso suolo e nello stesso appezzamento, il Pinot nero e lo Chardonnay per l’Alta Langa DOCG Extra Brut Biologico 2019. hanno origine in una sola vigna dal territorio di Monforte d’Alba, dove fattori come le terre bianche, i suoli calcarei e asciutti prevalentemente marnosi, l’esposizione a ovest, l’altitudine, cooperano per esprimere un frutto particolarmente sano.

Abbiamo dato vita a questa cuvée per ricercare l’adattabilità del territorio della denominazione Alta Langa a una coltivazione biologica e individuare una zona più vocata a questa scelta. Il vigneto da cui proviene questa cuvée si è rivelato idoneo a produrre uve di qualità, seppure con quantitativi ridotti” ha spiegato Giulio Bava, enologo di Cocchi.

Lo stile Cocchi, prima ancora che nel calice, si riconosce già nella vinificazione: la pressatura delle uve e la fermentazione delle diverse frazioni avviene separatamente per le due varietà in tini d’acciaio senza l’utilizzo di legno. La formazione della partita finale tiene conto solo delle migliori frazioni fermentate e decantate a freddo, senza l’ausilio di chiarificanti.

Il tiraggio delle bottiglie in assaggio, avvenuto il 22 maggio 2020, è la fase dell’imbottigliamento del vino base a cui vengono aggiunti zucchero e lieviti biologici, responsabili della presa di spuma, durata un mese e mezzo.

Il lento ciclo di maturazione sui lieviti e l’affinamento di questa speciale cuvée biologica si è protratto fino al dégorgement della partita, avvenuto 46 mesi dopo: il 19 marzo 2024.

Questo spumante, tra i primi bio della denominazione, è un extra brut, senza ulteriori zuccheri aggiunti. Del millesimo 2019 sono state prodotte 12.700 bottiglie.

Prosegue Giulio Bava: “L’Alta Langa DOCG Extra Brut Biologico 2019 è una nuova scommessa su una denominazione su cui abbiamo creduto e investito fin dagli esordi, e che con energia abbiamo sostenuto. La lunga storia di Cocchi è costellata di importanti primati all’interno dell’appellazione: Cocchi fu tra i primi produttori a credere nelle Alte Bollicine Piemontesi, tanto che oggi, nei nostri archivi, sono conservate due intere decadi in magnum da degustare, da quando “Alta Langa” era poco più che un sogno, un progetto e un marchio, non ancora una denominazione”.

Cocchi è stata la prima cantina in assoluto a proporre un vino Alta Langa da sole uve Chardonnay (Bianc ‘d Bianc, primo millesimo 2000), la prima a proporre un vino rosato (Rösa, primo millesimo 2000) e, nel 2019, persino la prima a lanciare una Grappa di Alta Langa.

Ancora oggi per Cocchi è un punto d’orgoglio la fedeltà piena alla denominazione, la perfetta rispondenza a un disciplinare particolarmente rigoroso, che consente di produrre solo vini millesimati, espressione cioè di una sola vendemmia che viene riportata in etichetta; un disciplinare che richiede per questo metodo classico non meno di 30 mesi di affinamento, e Cocchi fa anche di più, uscendo sul mercato con cuvée che hanno riposato sui lieviti almeno un anno in più, oltre i 30 mesi previsti, come avviene oggi con questa cuvée bio, 46 mesi sui lieviti”.

Note di Degustazione

Limpido e cristallino nel suo color paglia con riflessi verdolini. Impatto iniziale olfattivo molto delicato e fine. Floreale di millefoglie e biancospino. Ritorni più maturi di ginestra/acacia lasciando poi spazio a freschi succhi di limone, pompelmo e pomelo. Sensazioni che lasciano la bocca pulita e nitida senza dare amarezza. Leggera sapidità calcarea e pepe bianco accompagnano il finale di erbe mediterranee ed alga nori regalando scorrevolezza piacevolezza al sorso.

In assaggio a Vinitaly 2024 anche Alta Langa DOCG Totocorde Brut 2018 (80% Pinot nero, 20% Chardonnay), Alta Langa DOCG Bianc ‘d Bianc Brut 2018 (100% Chardonnay), Alta Langa DOCG Rösa Brut 2019 (100% Pinot nero) e Alta Langa DOCG Pas Dosé 2017 (100% Pinot nero). Negli assaggi di Cocchi si degustano grandi vini d’affinamento, spesso vere e proprie sfide al tempo, risultato di un savoir faire secolare, del rispetto del metodo, del valore insostituibile della storia, della ricerca dell’eccellenza e del profondo rispetto per un territorio unico e ancora  tutto  da  scoprire,  quello  delle  terre  alte  di  Langa. Cocchi fu tra i promotori, già dalla fine del secolo scorso, di quel “Patto tra gentiluomini” che contribuì a rendere così apprezzata la denominazione in Piemonte: un patto che riconosce alle famiglie di viticoltori il ruolo di custodi delle tradizioni e presidio del territorio. Dai viticoltori locali, che restano così proprietari delle loro terre, Cocchi continua ad acquistare le uve, onorando a distanza di più di due decadi quello stesso patto.

L’Alta Langa DOCG di Cocchi è riconoscibile per uno stile di perfetta impostazione, elegante e allo stesso tempo vibrante, di grande freschezza, dove sono protagonisti i Pinot con lungo affinamento sui lieviti e un dosaggio minimo degli zuccheri. Come i Pinot, anche gli Chardonnay di Cocchi vedono solo acciaio e vetro ed esprimono la purezza del vitigno con un’impronta contemporanea, rigorosa e seducente.

+info:
www.cocchi.com
Social: @cocchi1891
#cocchi1891

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