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In occasione della conferenza stampa di presentazione della 49ª edizione di Vinitaly, Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, dal 22 al 25 marzo a Veronafiere, il dott. Ettore Riello (nella foto a lato con il presidente del consiglio Matteo Renzi) , Presidente di Veronafiere, ha avuto modo nel corso del suo intervento di tracciare una breve panoramica sul ruolo del settore enologico italiano dell’agroalimentare italiano. Di seguito si riportano i passi più salienti di questa panoramica.

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“L’agroalimentare italiano rappresenta una ricchezza in termini di tipicità e qualità del prodotto. L’industria alimentare italiana non solo è il 2° settore manifatturiero del Paese, ma è anche un settore molto “vivace”; crea occupazione, soprattutto giovanile: 400mila posti di lavoro diretti e 850mila impiegati nella produzione agricola. L’export, anche in questo comparto, è la chiave di sviluppo del settore: in 10 anni il peso delle esportazioni sul fatturato dell’alimentare è quasi raddoppiato. Nonostante le difficoltà dell’embargo russo e le problematiche legate al fenomeno della contraffazione e delle barriere non tariffarie, nel 2014 l’export del nostro agroalimentare ha registrato un +2,4%, raggiungendo un nuovo record di 34,3 mld, dopo il boom di 33,6 miliardi di fatturato raggiunti nel 2013. (Dati Istat del 17/02/2015)”

“E con questa premessa, entriamo nel cuore del settore del vino. Un settore per il quale il nostro Presidente del Consiglio proprio lo scorso anno nel corso della sua visita a Vinitaly, ha lanciato un obiettivo di incremento dell’export del 50% entro il 2020. Questo è l’obiettivo per cui lavoriamo con Vinitaly e il suo focus sempre più forte e puntuale verso le specifiche esigenze degli operatori business e naturalmente dei produttori. E se l’obiettivo è ambizioso e importante, i numeri di oggi del comparto ci dicono già chiaramente che si tratta di un settore che merita la massima attenzione e che può arrivare al traguardo ipotizzato. Entrando nel dettaglio del settore vitivinicolo, il vino rappresenta il 7,2% del fatturato agricolo e l’8% del fatturato dell’industria agroalimentare. Con 2 milioni di ettolitri, l’Italia è primo esportatore di vino, con il 21% del mercato mondiale, e il secondo in valore, per un importo che nel 2014 dovrebbe assestarsi attorno a 5,1 miliardi di euro. Il vino, tra l’altro, rappresenta la prima voce dell’export agroalimentare.”

I NUMERI DEL VINO ITALIANO

…Aziende vitivinicole italiane: circa 380.000, 23% sul totale imprese agricole

…Produzione 2014 (stima Assoenologi): 40 milioni hl di vino (-17% rispetto al 2013)

…Ettari vitati: 665.000 (5% della SAU, Superficie Agricola Utilizzata) – di cui 48% docg e doc e 27% igt

…In Italia si contano: 73 docg e 332 doc e 118 igt

…Valore totale della produzione all’origine: 3,9 miliardi euro (1,9 docg e doc – 0,8 igt – 1,2 vini da tavola)

…Fatturato del vino: 7,2% del fatturato agricolo e 8% di quello dell’industria agroalimentare Italia rispetto al mondo o

…1° esportatore di vino (2 milioni hl; 21% del mercato mondiale) o 2° esportatore in valore (circa 5,1 miliardi € nel 2014) o per volume e valore

…1° esportatore negli Usa – quasi 1,1 miliardi di euro e quota di mercato del 35% – e in Germania – poco più di 1 miliardo di € e quota di mercato del 30% o per volume, 1° esportatore nel Regno Unito

Elaborazione dati Servizio stampa Veronafiere/Vinitaly, fonti varie

 +INFO: www.vinitaly.com

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