Canali digitali di vendita, lancio di nuovi prodotti, degustazioni on line con grande attenzione verso i consumatori finali. Su queste linee si sono mosse le aziende vinicole italiane e i consorzi di tutela per fronteggiare la crisi provocata dalla pandemia di Covid. E i risultati al termine del periodo più buio sono stati giudicati soddisfacenti dagli stessi enti e cantine. Lo rivela la ricerca ‘Il vino 2021. One year after’, commissionata dal Consorzio Tutela Gavi docg, condotta dallo Iulm Wine Institute (Iwi) e curata dal Prof. Massimiliano Bruni.
Oltre il 94% delle cantine ha giudicato positivamente le iniziative intraprese durante il periodo Covid:
- hanno aumentato la notorietà dei prodotti/marchi (82,9%),
- hanno permesso di esplorare nuove forme di comunicazione (80,0%),
- hanno intrapreso nuove forme di vendita (54,3%)
- hanno assicurato volumi addizionali (25,7%).
Il 51% delle aziende vinicole ha reagito alle difficoltà lanciando nuovi prodotti e ha seguito la strada delle degustazioni on line, dell’apertura di un negozio on line di proprietà, del tour virtuali. Ma soltanto il 9% ha utilizzato la realtà aumentata. “Risulta evidente – commenta Bruni, direttore IWI – come nelle aziende e nei consorzi di promozione e tutela vi sia la convinzione di aver appreso esperienze nuove e di aver sviluppato competenze utili, così come si è affermata la volontà di portare avanti queste azioni e attività anche nel medio lungo periodo”.
Per quanto riguarda i consorzi, nel campo della comunicazione con i consumatori è stato incrementato notevolmente l’uso di Instagram (86%) e Facebook (82%), così come quello del sito web proprietario (75%). Il 57% dei Consorzi idi Tutela del Vino interpellati nella ricerca ha coinvolto blogger e influencer in iniziative social; altri invece si sono impegnati nella promozione dell’e-commerce delle aziende associate (43%). Inoltre, il 64% ha intensificato / introdotto iniziative di degustazione online.
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+Info: www.ansa.it