Lo Shanghai Morning Post, il principale media della metropoli asiatica, scommette sul vino italiano e lo fa con Absolute Italy Lifestyle, un progetto realizzato in collaborazione con Taste Italy!, la società cinese di proprietà della società fiorentina Business Strategies.
La partnership, presentata oggi a Shanghai dalle 2 compagini, ha l’obiettivo di rendere più familiare e conosciuto il vino made in Italy attraverso un’azione di promozione integrata e mirata al consumatore finale, che va dalla formazione alla comunicazione di massa, fino all’e-commerce. Il programma prende corpo dalla Taste Italy! Wine Academy, la prima wine school del vino italiano interamente dedicata ai consumatori cinesi, per sbarcare sulle pagine del quotidiano (750mila copie giornaliere), partner dello Shanghai Media Group – gruppo editoriale con quasi 40 testate tra quotidiani, settimanali e mensili, oltre a 10 siti di news, 18 app, e più di 50 canali wechat – che sarà coinvolto nel progetto.
Nel dettaglio, Absolute Italy, il cui scopo è diffondere in Cina il lifestyle italiano a partire dal food & beverage, potrà contare su guide e rubriche dedicate al vino made in Italy sulle pagine dello Shanghai Morning Post e sui suoi diversi canali media e social. Tra questi, una pagina Wechat dedicata, un sito web e una piattaforma e-commerce targata Absolute Italy aperta a tutti, oltre alla creazione di un club di fidelizzazione dei consumatori. In programma anche l’ampliamento della Taste Italy! Wine Academy, con la diffusione dei corsi di formazione in 8 tra le principali città di 1° e 2° livello del Paese. I vini selezionati per le degustazioni saranno gli stessi in vendita presso gli store virtuali di Absolute Italy.
“È prima di tutto il gap culturale la causa della nostra scarsa presenza nel mercato cinese – ha detto la Ceo di Business Strategies e Taste Italy!, Silvana Ballotta – Per questo riteniamo fondamentale che un media delle proporzioni dello Shanghai Morning Post abbia deciso di sposare il nostro progetto basato su una strategia multicanale: dalla formazione alla comunicazione, dagli strumenti editoriali fino alla vendita”. “Costruiremo un ponte tra l’Italia e la Cina, e lo faremo attraverso il lifestyle italiano”, ha proseguito il vice direttore dello Shanghai Morning Post, Weng Tao intervenuto alla presentazione assieme al console aggiunto italiano a Shanghai, Ludovica Murazzani. “È evidente – ha detto il diplomatico – la forte domanda di Italia. Le quote di mercato sono ancora basse per cui le iniziative come quelle di oggi sono molto importanti”.
BUSINESS STRATEGIES è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell’agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all’anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.
Lo SHANGHAI MORNING POST fa parte dello Shanghai United Media Group, un gruppo editoriale fondato nel 2013 attraverso la fusione dei due maggiori gruppi di giornali della città, ovvero il Jiefang Daily Press Group e Wenhui-Xinmin United Press Group, al fine di accelerare la riforma dei media e capitalizzare sulla rapida crescita di Media di Internet. La fusione ha dato vita alla più grande società di media in Cina, di matrice governativa.
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L’IMPORTAZIONE DI VINO IN CINA CONTINUA AD AUMENTARE
Si nota un ulteriore aumento dei vini imbottigliati che raggiungono il valore di 2,27 miliardi di dollari, pari al 91,2% del vino totale importato. Da gennaio a novembre, le importazioni di vino imbottigliato da Francia, Australia e Cile hanno continuato a crescere con una quota di mercato del 78,6%, con un leggero aumento per la Francia, la costante crescita per l’Australia e una forte crescita per il Cile . Fatta eccezione per le performance negative del Sud Africa, le importazioni di vino imbottigliato dagli altri paesi hanno mostrato una generale tendenza al rialzo. A novembre, le importazioni di vino imbottigliato sono state di 250 milioni di dollari USA, con un incremento del 41,0%, con un costante aumento del 4% per tre mesi consecutivi. La Francia è tornata in cima alle classifiche, spingendo l’Australia in seconda posizione, seguita da Spagna, Cile e Italia . primi cinque importatori di questo mese hanno rappresentato il 90,3% delle mie importazioni totali di vino in bottiglia.
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www.bsnstrategies.com/main/it/archives/6186