Se il mercato interno del vino nella Gdo nei primi mesi del 2014 sembra in ripresa, sicuramente più rosee sono le prospettive che si aprono nei mercati esteri. Nei supermercati Usa, l’Italia è il secondo Paese importatore con una quota del 28,3%, dopo l’Australia, distaccando di 22 punti la Francia. Anche nel Regno Unito siamo il secondo Paese con una quota del 17%, precedendo California e Francia. In Germania invece siamo il primo Paese, davanti a Francia e Spagna.
«C’è grande interesse per il prodotto italiano nella grande distribuzione estera – spiega Giancarlo Gramatica, Cliente Director Iri, illustrando la prima ricerca di settore elaborata in esclusiva per Vinitaly – Negli Usa i più venduti sono Pinot Grigio, Chianti, Valpolicella/Ripasso/Amarone oltre spumanti e Prosecco. Nel Regno Unito la classifica vede al primo posto il Pinot Grigio, seguito da Prosecco e Sangiovese. In Germania la parte del leone la fanno il Prosecco Frizzante e il Prosecco Spumante».
La crescita delle vendite di vino italiano nella Gdo estera nel 2014 viene valutata come probabile anche da Federdistribuzione: «È prevedibile uno sviluppo di un trend già in atto – afferma Alberto Miraglia – non poche insegne portano il vino italiano nei propri punti vendita internazionali, promuovendolo con manifestazioni specifiche o inserendolo regolarmente nell’assortimento. Altre favoriscono il prodotto nazionale sfruttando rapporti consociativi con catene distributive estere, incentivando rapporti diretti tra grande distribuzione straniera e cantine italiane, indicando cantine e prodotti interessanti da inserire nelle linee di vino di marca del distributore dell’insegna estera». Di vino nella gdo nazionale ed estera si parla oggi alle 10.30 durante il convegno “Cantine e grande distribuzione: nuove strategie per il mercato italiano ed estero” organizzato da Vinitaly.
+info: Ufficio Stampa Veronafiere – www.vinitaly.com