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La Fondazione Italia Cina ha pubblicato un rapporto sull’interscambio tra la nostra penisola e il grande Paese orientale. Emerge che i nostri prodotti alimentari sono sempre più apprezzati dai consumatori cinesi, tra cui il vino che ha messo a segno un +635 nel primo trimestre 2018.

 

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Complessivamente il made in Italy, non soltanto agroalimentare, ha superato per la prima volta i 20 miliardi di dollari scavalcando il record del 2014 con una crescita al di sopra del 22%, mai così accelerata – affermano i ricercatori – dal 2010. Il +22% dell’export italiano rappresenta la miglior crescita di un Paese Ue in Cina”. Tra i prodotti italiani più apprezzati c’è il vino che vede un aumento delle esportazioni tanto che  nel primo trimestre del 2018 l’export enologico made in Italy in Cina è cresciuto del 62,82%.

Oggi l’Italia è al quarto posto tra i Paesi esportatori di vino in Cina e ha appena superato la Spagna.  Al primo posto resta sempre la Francia con 217.859 milioni di litri, seguita da Australia (105.777.343) e Cile (74.374.462). I risultati dimostrano che gli sforzi fatti dall’Italia in promozione in questi anni hanno pagato. Tuttavia si può, e si deve, fare ancora molto. Il nostro vino non ha nulla da invidiare a quello di chi ci precede nell’export. Indispensabile, quindi, proseguire l’impegno di promozione e di penetrazione commerciale anche attraverso partnership con primari operatori locali.

+info: www.italianfoodtoday.it/2018/07/20/ok-il-vino-italiano-in-cina-ma-si-puo-fare-di-piu/

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