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Novità sulla vendemmia 2021 del Vino Nobile di Montepulciano, un’annata da ricordare dove spicca la decisione del Consorzio di aspettare a dare il punteggio a stelle dall’anno in cui l’annata entrerà in commercio, aspettando sino al 2024, come anticipato alla Fortezza di Montepulciano in occasione dell’Anteprima nella giornata di giovedì 24 marzo dedicata alla stampa di settore. “Numeri che, al di là della qualità dell’annata appena messa in cantina, ci fanno capire che il mercato sta riprendendo e che il lavoro di promozione che il Consorzio ha fatto sta dando i suoi frutti – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – senza dimenticare che nonostante le difficoltà che la pandemia ha imposto a tutto il sistema economico mondiale, il Vino Nobile di Montepulciano era già cresciuto nel 2020″.

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SELEZIONE PIEVE Sono oltre 40 le aziende di Vino Nobile di Montepulciano che con la vendemmia 2021 hanno selezionato una partita di Vino Nobile di Montepulciano atto a divenire “Pieve”. Circa 500 mila le bottiglie previste in uscita per la prima annata disponibile (la 2024), pari al 10% circa della produzione di Vino Nobile di Montepulciano. Rispetto allo scorso anno, data di presentazione del disciplinare, dopo la delibera positiva da parte della Regione Toscana, ora il Consorzio aspetta l’ok definitivo dalla Comitato Vini del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Lo studio storico della geologia e della geografia del territorio ha portato alla individuazione di 12 zone, definite nel disciplinare di produzione UGA (Unità geografiche aggiuntive), che saranno anteposte con la menzione “Pieve” in etichetta. Questo aspetto rappresenta l’identità del Vino Nobile di Montepulciano che guarda appunto al passato. La scelta di utilizzare i toponimi territoriali riferibili a quelli delle antiche Pievi in cui era suddiviso il territorio già dall’epoca tardo romana e longobarda, nasce da un approfondimento di tipo storico, paesaggistico e produttivo vitivinicolo. In particolare la volontà del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è quella di ribadire e codificare una realtà fisica con antica radice storica, che ha caratterizzato il territorio poliziano fino all’epoca moderna e che trova la sua eco anche nel catasto Leopoldino dei primi decenni del XIX secolo, che suddivideva il territorio in sottozone definite con il toponimo.

PATRIMONIO NOBILE Un miliardo di euro circa, questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.210 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 305 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 75 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2021 sono state immesse nel mercato 6,8 milioni di bottiglie di Vino Nobile (+21,4% rispetto al 2020) e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano (+6,4% rispetto al 2020).

MERCATO Il 2021 è stato un anno importante per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano, con uno sviluppo del mercato interno. Le esportazioni restano il principale canale di sbocco, hanno fatto segnare un 70% mentre il restante 30% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2021 ha raggiunto il 30%. Le principali vendite interne si sono registrate in Toscana per il 40%, al nord viene venduto il 34,4% (+20% rispetto al 2019). La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 39% della quota esportazioni, davanti agli Stati Uniti secondo mercato con il 26% dell’export del Vino Nobile di Montepulciano (+4% rispetto al 2019). Bene anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 4% delle esportazioni, il Canada che da solo vale il 4% delle esportazioni. Significativa la fetta di mercato del Vino Nobile di Montepulciano a marchio bio che nel panorama italiano vale il 42% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta il 69%, la produzione biologica a Montepulciano va verso il bio, più della metà dei soci del Consorzio è ormai biologico o in conversione. L’Anteprima riprenderà da sabato pomeriggio e fino a lunedì 28 marzo con l’apertura agli operatori e agli appassionati, prevista anche la premiazione del Concorso “Belle Vetrine”.

www.anteprimavinonobile.it

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