Quali sono le etichette di vini italiane più belle e più ricercate dagli internauti? Secondo un’interessante web analysis, pubblicata da SPOT AND WEB (www.spotandweb.it/news/804663/vino-le-dieci-etichette-piu-belle.html), su un campione di 500 individui tra i 25 e i 60 anni, Ornellaia è al primo posto nella speciale top ten delle etichette più belle. Lo studio prende in considerazione in primis la bellezza estetica dell’etichetta della bottiglia, ma tiene conto naturalmente anche della qualità del vino in questione.
Con l’”ORNELLAIA 2011” la celebre tenuta di Bolgheri si piazza quindi al primo posto con il 19% delle preferenze, riuscendo a bilanciare la pregevole fattura dell’etichetta, che richiama alla tradizione e all’eccellenza, con un vino assolutamente formidabile, pura espressione dei canoni altissimi della qualità del supertuscan bolgherese.
In seconda posizione un altro pezzo da novanta della produzione vinicola toscana, il “TIGNANELLO 2011” di casa Antinori (16%): nel suo aspetto quasi regale, l’etichetta si sposa a meraviglia con l’eccelsa qualità di questo nobile vino, elogiato in tutto il mondo come uno dei meglio riusciti della celebre tenuta nel cuore della Valle del Chianti.
Ci spostiamo a Montalcino per la terza etichetta, quella del “BRUNELLO DI MONTALCINO TENUTA GREPPO 2010” di Biondi Santi (14%): la storica casa “madre” del Brunello con questo vino si è superata, offrendo un prodotto di qualità incredibile, reso ancor più unico dall’etichetta Biondi Santi, marchio di fabbrica inconfondibile della tenuta.
Appena giù dal podio un altro “supertuscan” che non ha certo bisogno di presentazioni, il “SASSICAIA 2011” della Tenuta San Guido, tra i più noti al mondo: per il 12,5% delle preferenze, vino ed etichetta si fondono in un tutt’uno rappresentato a meraviglia dalla mitica stella a otto punte simbolo di questa ennesima eccellenza del nostro Made in Italy.
Segue uno dei più quotati rappresentanti del Veneto, l“AMARONE DELLA VALPOLICELLA CLASSICO SERÈGO ALIGHIERI VAIO ARMARON 2008” di Masi (10%): un fenomenale vino d’annata reso ancor più prelibato e prestigioso dalla classica etichetta con lo scudo araldico, certificato internazionale di bellezza e qualità.
Andiamo quindi in Piemonte, dove troviamo il “LANGHE NEBBIOLO SPERSS 2010” di Gaja che entra in top ten per l’8% degli intervistati: la nuova denominazione dei prodotti della celebre cantina piemontese non convince solo per la sua qualità, bensì anche per l’estetica, con un’etichetta minimalista ma d’impatto.
Ci spostiamo ora in Umbria col “SAGRANTINO MONTEFALCO 2010 25 ANNI” DI ARNALDO CAPRAI (7%): etichetta dal gusto retrò ma che fa da apripista a un vino capolavoro, garanzia dell’eccellenza della celebre cantina di Montefalco che ha addirittura superato le attese.
Non poteva mancare un Chianti ed è il “CHIANTI RÚFINA RISERVA DOCG NIPOZZANO 2010” dei Marchesi de’ Frescobaldi (5%): la storica etichetta del castello di Nipozzano è la più degna rappresentazione di uno dei prodotti portabandiera della nobile casa toscana, premiato da Wine Spectator” con 92 punti.
Nono posto per il “SOLAIA 2011”, degli Antinori, con il 3% dei voti: parliamo di un “superclassico” dall’etichetta tipica del grande prodotto proveniente dalla zona del Chianti Classico, la cui bottiglia racchiude un mix ideale tra tradizione e modernità.
E chiudiamo in bellezza col “SANTA CECILIA NOTO DOC 2010” della siciliana Planeta (2%): l’etichetta di questo Nero d’Avola che si è aggiudicato i Tre Bicchieri nella Guida ai Vini d’Italia del Gambero Rosso, riassume il nuovo corso vinicolo della Sicilia, salita alla ribalta enoica negli ultimi anni con grazia e prepotenza, caratteristiche innate di questa terra.
+info:
www.spotandweb.it/news/804663/vino-le-dieci-etichette-piu-belle.html