Negli ultimi tempi, anche a causa di alcune iniziative promosse da movimenti no-alcol, si è diffusa l’idea che il consumo di vino e di bevande alcoliche sia totalmente incompatibile con uno stile di vita sano ed equilibrato.
Ma è realmente così?
La chiave di volta sta nella misura e nella moderazione: concetti fondamentali sia nella produzione del vino – come il bilanciamento degli ingredienti e il rispetto delle tempistiche – sia nel suo consumo. È importante ricordare che i rischi legati al consumo di alcolici sono strettamente associati all’abuso e non sono una diretta conseguenza dell’assunzione moderata.
Numerosi studi del Wine Information Council e la ricerca pubblicata su Nature Communications, nota come “Curva a J”, dimostrano una relazione positiva tra consumo moderato di alcol e mortalità. L’Istituto per la ricerca su Vino, alimentazione e salute (Irvas) conferma che “Un consumo di alcol da basso a moderato (fino a circa 50 g/die) è associato a un minor rischio di morbilità e mortalità per cardiopatia ischemica (Ihd) e morbilità per infarto miocardico (Mi)”.
Per approfondire, è possibile leggere le considerazioni di Attilio Giacosa, professore di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva e neo presidente di Irvas, e dell’infettivologo Matteo Bassetti nell’articolo “VINO E SALUTE. La divaricazione tra scienza e politica” a cura del giornalista Giulio Somma, pubblicato su Il Corriere Vinicolo n. 19, pagina 2.
Un intero settore in pericolo
Le campagne volte a demonizzare il consumo di vino, anziché informare correttamente i consumatori, generano solo allarmismi e veicolano messaggi fuorvianti. Questo approccio rischia di compromettere l’intero mercato vitivinicolo, annullando l’impegno di milioni di professionisti della filiera.
Gaya Ducceschi, Head of Wine & Society and Communication del CEEV, ha sottolineato, durante la presentazione del progetto Vita&Vino nel settembre 2024, come questa visione negativa possa influenzare pesantemente il mercato. Vita&Vino è una campagna a sostegno della cultura del vino e del suo consumo moderato.
Aderire alla campagna è importante per dare voce a chi apprezza il bere moderato e per supportare la comunità vitivinicola, che lavora con diligenza, passione e consapevolezza. Vita&Vino è promossa anche da Wine in Moderation, il programma paneuropeo che coinvolge produttori e professionisti del settore per promuovere un consumo responsabile del vino.
Secondo Unione Italiana Vini, un bene secolare come il vino, simbolo di tradizione, lavoro, passione e convivialità, non dovrebbe diventare un elemento generatore di paura e divisione.
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Cosa si può fare?
I potenziali rischi del consumo di vino non devono essere ignorati, ma compresi per trovare la giusta misura. Per questo, Unione Italiana Vini sostiene la campagna Vita&Vino, mirata a educare al consumo responsabile e moderato del vino, preservando il suo ruolo nel patrimonio culturale.
Gustare il vino non è pericoloso se fatto con equilibrio e consapevolezza. Se condividi questa visione, firma subito la dichiarazione Vita&Vino e aiuta a sostenere l’intero settore vitivinicolo e il diritto di bere consapevolmente!
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+info: www.unioneitalianavini.it