Italgrob avvia il piano di comunicazione a sostegno della fase sperimentale prevista dal Decreto Ministeriale N° 142 del 3 Luglio 2017 sul Vuoto a Rendere (VaR) che, al momento, è riservato ai soli prodotti di birra e acqua minerale in confezione fino a un litro e mezzo.
La fase di sperimentazione avrà termine il 6 febbraio 2019. Il piano di comunicazione vede la partecipazione di primari produttori di acqua minerale e di birra. L’operazione di divulgazione, finalizzata a far partecipare alla fase di sperimentazione il maggior numero di distributori, si avvarrà di una serie di attività informative sulle riviste di settore e la divulgazione, tramite i venditori dei distributori, di un pieghevole informativo contenenti le informazioni basilari e la procedura per aderire alla fase di sperimentazione.
In questa fase la Federazione Italgrob ha organizzato il suo ufficio per offrire al meglio la necessaria assistenza al fine di ottenere la massima partecipazione possibile da parte dei distributori e dei loro clienti. Per i locali che aderiranno al progetto, e che quindi proporranno al consumatore finale, anche acqua minerale e birra in Vuoti a rendere, sarà rilasciata dagli stessi distributori/fornitori una distintiva vetrofania attestante la partecipazione di quel determinato locale alla pratica del riuso. Il Logo-vetrofania, approvata dal Ministero dell’Ambiente, sarà consegnato dagli stessi distributori-fornitori. Le vetrofanie saranno numerate al fine di tracciarle al meglio e monitorare l’iniziativa anche dal punto di vista numerico, come del resto è negli obiettivi del Decreto Ministeriale.
«È un preciso dovere di una Federazione rappresentativa come Italgrob – dichiara Donato Alonzo – Vicepresidente Italgrob, delegato ai rapporti con le Istituzioni – sostenere e promuovere quelle iniziative dove il lavoro e l’impegno dei propri associati è fondamentale. Crediamo in questa pratica, che del resto appartiene alla nostra storia, siamo sempre stati operatori vocati alla sostenibilità ambientale, non potevamo quindi non sostenere questa fase sperimentale. Tuttavia – puntualizza Alonzo – l’auspicio è quello, come del resto già ribadito in altre occasioni che, terminata la sperimentazione, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente – si possa sedere intorno a un tavolo e con gli altri protagonisti del mercato, insieme ai partner industriali per trovare il modo di incentivare, con risparmi sulla Ta.Ri., quegli operatori che attueranno e implementeranno la buona pratica del riuso. Una pratica questa che, nelle intenzioni del legislatore, prendendo spunto dalla più ampie direttive dell’Unione Europea, punta a limitare la raccolta dei rifiuti nelle città e quindi a garantire un minor impatto ambientale. Una filosofia che vede da sempre il distributore di bevande con la sue peculiare attività “naturalmente” impegnato e più che mai parte attiva e indispensabile al sistema Italia, una categoria al servizio dell’ambiente che pertanto merita di essere maggiormente considerata e riconosciuta dalle Istituzioni, sia a livello nazionale che locale».
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