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C’è fermento nel mondo del whisky. La conferma ufficiale è arrivata direttamente dal Milano Whisky Festival, giunto nel 2017 alla sua dodicesima edizione. “Abbiamo fatto il botto, più di 3.000 presenze al sabato e quasi altrettante la domenica, in totale abbiamo superato le 5.000 presenze”– dichiara Giuseppe Gervasio Dolci, uno degli organizzatori dell’evento che ha radunato a Milano più di 1.000 etichette in vendita e degustazione tra 90 espositori, 210 brand, 17 masterclass con grandi ospiti internazionali.

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Abbiamo voluto paragonare quello che successo sabato 11 e domenica 12 novembre al Whisky Festival con la Whisky Rebelion. Stati Uniti di fine XVIII secolo, una insurrezione popolare che ebbe inizio nel 1791 e terminò con una vera e propria ribellione, contro una tassa sul whisky e sulle bevande distillate, promulgata come legge dal presidente George Washington. Passò alla storia perché fu la prima volta dopo la costituzione dello Stato federale di un intervento per intimare il rispetto delle leggi federali da parte dei cittadini americani. Ma la repressione ci interessa perché ebbe come conseguenza l’incentivazione di piccoli produttori di whisky in Kentucky e Tennesse, zone di frontiera che poteva contare su buon mais che unito alle acque particolarmente pure consentì la produzione di Bourbon Whisky. Che cosa c’entra questo fatto storico con il Whisky Festival? Diciamo che in parte anche al Whisky Festival c’è stata una ribellione gentile, a suon di gomitate educate per farsi spazio nella affollata sala dell’Hotel Marriot, 1.200 metri quadri adibiti a sala degustazione. Moquette in terra e arazzi alle pareti, luci in un’atmosfera un po’ vintage, il contesto a cui siamo abituati quando parliamo di questo nobile distillato. Il Whsiky è tornato un fenomeno popolare, in cui la gente si è ribellata a quei prodotti che ci avevano fatto disaffezionare al mondo del Whisky. La fascia di età si è abbassata, abbiamo una popolazione target di riferimento che va dai 20 sino ai 45 anni. La ribellione è culturale, una cultura del bere che passa anche attraverso eventi di livello come questo. Noi di Beverfood.com siamo stati al Whisky festival a sentire la voce dei protagonisti.

Annuario Birre Italia Birritalia 2023-24 Beverfood.com
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WILSON & MORGAN

Parliamo di Scozia, di Wilson & Morgan, imbottigliatore indipendente di proprietà di Rossi & Rossi. Insieme a Marina Del Puppo andiamo a scoprire la gamma di questi Whisky come al solito hanno fatto incetta di premi e di medaglie, con dei prodotti che sono sempre delle vere e proprie bombe di qualità, presi d’assalto anche a questa edizione del festival.

www.doc.it

 

 

GLENCADAM

Due file di degustazione, tra grandi classici e interessanti novità. Quando si parla di Whisky Compagnia dei Caraibi è nel posto giusto al momento giusto. Tante le referenze portate nella sala dell’Hotel Mariott di Milano, delle vere e proprie bombe che ci ha presentato Francesco Pirineo, come Glencadam, un prodotto da far venire i brividi, perché il Whisky ti deve scaldare in tutto il corpo e far venire il formicolio nelle vene.

www.compagniadeicaraibi.com

 

 

PAUL JOHN

Quali sono le nuove tendenze in atto nel mondo del Whisky? “In generale gli asiatici- ci spiega Marianna Sicheri Mazzoleni di Ghilardi Selezioni- in particolare abbiamo puntato sull’India, con Paul John, un prodotto entrato da poco più di un mese nella nostra gamma che ci sta già dando delle grandi soddisfazioni, con un interesse crescente.

www.ghilardiselezioni.com

 

 

PUNI DISTILLERY

Tra i prodotti presenti in degustazione, anche i Whisky di Puni, la prima distilleria tutta italiana. Ci troviamo a Glorenza in Trentino Alto Adige, in una zona che può contare su un’acqua pura dalle fonti di Pejo, caratteristiche perfette per realizzare il primo Whisky made in Italy. Un luogo tutto da visitare, per esplorare e scoprire nel dettaglio come viene creato il primo Single Malt Whisky italiano.

www.puni.com

 

CADENHEAD’S

Il successo della manifestazione ha visto tanti imbottigliatori indipendenti come Cadenhead’s, il più antico imbottigliatore indipendente di Scozia che in Italia che lo ha fatto arrivare Beija-flor. 175 anni di storia, fascino e tradizione come ci ha raccontato Giacomo Bombana, che sta portando avanti in grandissimo lavoro di divulgazione con il progetto Whisky Facile, per avvicinarsi sempre più la gente comune.

www.beija-flor.eu
www.whiskyfacile.com

 

LAPHROAIG

Diciassette Masterclass in totale, abbiamo preso parte a quella organizzata domenica 12 novembre da Martini & Rossi, distributore per l’Italia di Laphroaig. Un gusto ben definito tra il sale e la torba, per un viaggio in Scozia nell’Islay a suon di single malt. L’occasione per un ripasso sui classici, partendo dal Select il prodotto di entrata, passando al Laphroaig 10, che qualcuno ha definito la fidanzata ideale, sino al Quarter Cask, un prodotto completo nel suo equlibrio. Ma l’attenzione era tutta per il Laphroaig Lore, un Whisky ideale per Natale. Non solo come regalo, ma anche per pasteggiare, un whisky gastronomico. Basta un po’ d’acqua e 49° gradi vengono diluiti per allungare l’esperienza. Rimane intatto il fascino di una distilleria che ha fatto la storia dal 1815.

Laphroaig Lore Whisky

www.laphroaig.com

 

+Info:

www.whiskyfestival.it/

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