Buona la seconda. Dopo la partenza in sordina dello scorso anno, il White Spirits Festival&Coctails show, andato in scena sabato 25 febbraio all’Hotel Marriot in via Washington a Milano, ha fatto registrare un vero e proprio boom di presenze. Dal primo pomeriggio a partire dalle ore 15 sino alle 24, un via vai continuo di addetti del settore e spiritslovers ha affollato le sale dell’Hotel Mariott.
Banchi di assaggio con produttori di livello, seminari di avvicinamento al fantastico mondo degli spirits andati tutti sold out. L’occasione anche per fare una panoramica dei trends di settore in atto. Se da un lato il Gin la sembra ancora fare da padrone, tra gli stand dei distributori il mezcal sembra molto più che una prossima frontiera. Nel nostro viaggio all’interno dell’universo spirits, molte certezze e alcune chicche che vi raccontiamo qui nei nostri assaggi. Un discorso per puristi, ma il dialogo è basato anche sulla mixology, con barman che hanno miscelato per tutto il sabato prima di darsi appuntamento alla prossima edizione.
GINRAW
Ultimo arrivato in casa OnestiGroup, Ginraw, il primo Gastronomic Gin. Una storia che nasce a cena tra amici catalani doc a Barcellona con una domanda. Perché nessun gin è all’altezza degli standard gourmet di Barcellona? Così nasce Ginraw, dal lavoro insieme di uno chef, di un sommelier, di un barman e di un profumiere. Utilizzo di un metodo unico di distillazione a bassa temperatura attraverso l’uso di un Rotaval, un tipo specifico di evaporatore rotante, che proviene dalla cucina. Combinazione di tecniche moderne gastronomiche con una distillazione in rame tradizionale, al fine di ottenere il meglio di entrambi i mondi, per preservare l’essenza e la freschezza dei botanical mediterranei ed esotici, che combinati al ginepro nelle giuste proporzioni donano un risultato di aromi e sapore senza pari. Prodotto in piccoli lotti per garantire qualità e gusto eccellenti in ogni bottiglia, solo 5.000 bottiglie numerate, con un packacing unico. Bottiglia ricca di dettagli, con un effetto satinato degradato, mentre il tappo è di legno di frassino completato da una sfera di alluminio. Il fondo della bottiglia è trasparente, in questo modo è possibile apprezzare la purezza del prodotto.
GIN PURO +
In questo caso parliamo di Gin Spray, concepito e prodotto con la stessa filosofia di Gin Puro, ma come quest’ultimo rappresenta l’idea del gin essenziale. Gin Puro+ vi aggiunge botanical selezionati per evocare differenti ed affascinanti suggestioni. Il tappo spray consente di dare un tocco di magia al cocktail o al piatto preferito, in una logica di food pairing. Da Distilleria Maschio Bonaventura che distribuisce il prodotto, segnalano di avere avuto porte aperte nei locali con cucina orientale e negli alberghi di lusso, dove il tocco in più è dato da una spruzzata di Gin Puro +. Riguardo alle caratteristiche organolettiche, il profumo è complesso, con un carattere spiccatamente fresco e naturale. Al gusto una bella morbidezza, supportato da una bella struttura data dai botanical impiegati. Bottiglie da 0.2L, gradazione alcolica 56,3 % Vol.
VERGIN
Ancora Gin, qui saliamo in Valle d’Aosta, dove l’azienda Vertosan è nata e cresciuta in un territorio dove il genepì è il Re dei liquori, realizzato in due versioni dall’azienda. Ma proprio da questo background di liquoristica di montagna nasce VerGin, il Gin Alpino dove il genepì è tra i principali botanici insieme al sambuco, per una ricetta secca ma anche floreale al tempo stesso. Un prodotto nato da una domanda sempre crescente di Gin che a Vertosan, a Chatillon alle pendici della Valtournenche, hanno subito interpretato in una chiave moderna e locale per il primo Gin della Val d’Aosta nato nel 2015.
RAICILLIA “SIERRA DEL TIGRE” DE JALISCO
La Raicilla è un mezcal prodotto nello stato di Jalisco da oltre 400 anni. Nel 1780 gli artigiani che producevano il loro mezcal adottarono il nome Raicilla per evitare di pagare le tasse alla Corona Spagnola. Essi convinsero gli esattori che la Raicilla non era un mezcal e riuscirono quindi ad evitare il pagamento delle tasse. Oggi la Raicillia sta diventando un must, grazie a “La Venenosa” azienda giovane, creata alcuni anni fa dallo chef Esteban Morales, con l’intenzione di far crescere la notorietà di questo prodotto. Esteban ha quindi attraversato lo stato alla ricerca dei migliori produttori in ciascuna regione, per esaltare l’eccellente qualità della materia prima dell’Agave. La “Sierra del tigre de Jalisco”, un distillato che sconcerta per la particolarità di aromi e sapori. Un prodotto che si ottiene dalle piñe di Agave Inaequedens arrostite in forni di terra cotta e fermentate con lieviti selvaggi, in quantità molto limitate. Un solo passaggio di distillazione guidato dal Maestro Tabernero Don Luis Contreras. Le note di degustazione parlano di un naso intenso, ampio e diretto con sentori vegetali e floreali. In bocca cambia registro e apre su toni morbidi e piacevoli di cioccolato e frutta rossa, persistenza lunghissima, esce ancora la frutta.
MEZCAL EL JOLGORIO MADRECUIXE
L’importanza del Mezcal, dei rituali, delle cerimonie e delle festività conosciuti con il nome di “Jolgorios”. El Jolgorio Mezcal nasce con l’intento di preservare queste tradizioni centenarie e l’inestimabile conoscenza di generazioni di maestro Mezcaleros. Una linea dove ogni Mezcal di El Jolgorio è creato dalla distillazione di tipologie di Agavi differenti che a seconda dell’anno possono provenire da territori e Maestros Roneros diversi, sempre chiaramente dichiarati in etichetta. El Jolgorio Madrecuixe è un Mezcal tradizionale prodotto da 100% Agave adrecuixe selvatica raccolta generalmente all’età di 13 anni, una sottospecie della famiglia Karwinskii. La sua forma allungata ed il grande formato produce pigne dall’alto contenuto di zuccheri che creano mezcal morbidi e pieni di sfumature. Grado Alcolico: 47%, bottiglie con capacità 70cl. Un prodotto da meditazione in grado di far apprezzare le differenti sfumature del Mezcal.
SOTOL DE CHIHUAHUA
Il Sotol è la bevanda nazionale dello stato di Chihuahua, nel nord del Messico. Viene prodotto mediante la distillazione della Dasylirion Wheeleri, detta la spugna del deserto. Stessa famiglia dell’agave, ma foglie più sottili e fitte, una sorta di parrucca, ogni pianta impiega almeno 15 anni per arrivare a maturazione. Per la preparazione si tagliano le foglie esterne, si cuoce a vapore lo stelo centrale, fermentazione con aggiunta di lievito per alcuni giorni e doppia distillazione in un alambicco a colonna. L’Hacienda esiste dalla fine del’800, rigorosamente Bio perché cresce selvaggia non coltivata.
MOUTAI
Tra le chicche di questa edizione, da segnalare il “Moutai”. In Cina vi è il detto. “Da un villaggio famoso proviene il distillato più prestigioso”. Il Moutai infatti proviene dal villaggio omonimo nel distretto di Renhuai, nella Cina sud-occidentale. Un distillato che se la gioca alla pari con Cognac francesi e Whisky scozzesi, risultato di una ricetta con una storia millenaria. Gli ingredienti principali sono il frumento e il sorgo. Le proprietà organolettiche sono complesse. Il Moutai si presenta trasparente, dall’aroma deciso e intenso, le note di cereali sono ammorbidite dal lieve profumo di riso e arricchite da sentori di cioccolato e frutta. Gusto equilibrato, subito nitido in bocca, gradazione alcolica impattante. In Italia è arrivato dopo Expo 2015 grazie a Two Eights Italia. Un target prevalentemente di consumatori cinesi, ma anche in locali di tendenza come il Ghe Sem di Milano dove è nata una drink list a base di Moutai.
+INFO:
MILANO WHITE SPIRITS FESTIVAL & COCKTAIL SHOW
www.whitefestival.it