Negli ultimi decenni, la Guinness ha rivoluzionato sia i sistemi di spillatura della birra sia il modo in cui le stout vengono inscatolate. Mentre ti avvicini al fondo, qualcosa tintinna dentro la lattina. Guardi dentro e vedi, con tua sorpresa, quella che sembra una pallina da ping pong. È stato un errore di fabbrica? Una partita di beer pong andata male? No, è solo il “widget”, un dispositivo inventato dalla Guinness per imitare la consistenza di una birra alla spina nitro .
La storia del widget Guinness
La Guinness Draught, inventata dal matematico diventato birraio Michael Ash, debuttò nel 1959 in occasione del 200° anniversario del birrificio originale Guinness. La Guinness, che in precedenza veniva servita in due botti che dovevano essere miscelate manualmente nel bicchiere dai baristi, ora poteva essere erogata automaticamente alla spina tramite un sistema alimentato a gas. Azoto e anidride carbonica vengono forzati attraverso una linea di birra fino a un rubinetto specializzato, conferendo alla stout una consistenza morbida in bocca, una schiuma cremosa e bollicine più fini rispetto a una birra tipica. Da allora, la nuova tecnica è diventata il modo standard per gustare una Guinness.
Sebbene fosse ormai in atto un sistema per incorporare e aerare l’azoto nella birra alla spina, non c’era modo di replicare lo stesso effetto in una lattina. Ciò significa che per molto tempo l’unico modo per ottenere una vera Guinness alla spina era al bar. A partire dal 1968, il team della Guinness ha cercato di trovare una soluzione e ha sperimentato l’introduzione di azoto nella birra confezionata attraverso compartimenti sia interni che esterni. Hanno persino lanciato una Guinness in bottiglia nel 1978, che ha richiesto l’uso di un dispositivo “iniziatore” per aggiungere manualmente il gas azoto.
La Guinness si avvicinò nel 1989 fissando un disco di plastica riempito di azoto sul fondo di ogni lattina. Ma mentre questo metodo aveva successo quando la lattina era fredda, la birra calda tendeva a esplodere o a traboccare. Ma nel 1997, il mastro distillatore John Lunn decifrò finalmente il codice creando quello che allora era chiamato “smoothifier” o “floating widget”.

Come funziona il widget Guinness?
La versione attuale del widget è una piccola sfera di plastica delle dimensioni di una pallina da ping-pong con due piccoli forellini. Ogni lattina di Guinness riceve un widget prima di essere riempita di birra, poi viene aggiunto azoto e il contenuto viene sigillato sotto pressione. “Una volta aperta la lattina, la magia del widget prende il sopravvento”, afferma Ryan Wagner, ambasciatore nazionale e responsabile del marketing per la Guinness Open Gate Brewery. “Forza la birra a tornare attraverso quel minuscolo forellino e limita le bolle di azoto quel tanto che basta per produrre quell’iconica ondata e stabilizzarsi”.
Se la Guinness ricavasse le sue bollicine esclusivamente dall’anidride carbonica, come accade per la maggior parte delle birre, il prodotto sarebbe completamente diverso: più fresco, amaro e frizzante. “Senza il widget, sarebbe difficile replicare l’effetto nitrogenato che si verifica da un beccuccio della Guinness dietro il bancone del tuo pub preferito”, afferma Wagner. Una Guinness in lattina senza widget verrebbe versata come una birra relativamente piatta. Il widget non solo attiva la carbonatazione, ma rende anche la birra cremosa, liscia e contribuisce a quel distinto strato di schiuma.
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Conclusione
Il widget nella lattina di Guinness è più di un semplice trucco di marketing; è una tecnologia ingegnosa che permette ai consumatori di godere di una Guinness alla spina ovunque si trovino. Grazie a questa piccola sfera, ogni lattina di Guinness può offrire l’esperienza autentica di una pinta ben spillata, con la sua schiuma cremosa e il sapore ricco e rotondo. Un esempio perfetto di come la tradizione e l’innovazione possano convivere in un prodotto iconico.
Fonte: www.foodandwine.com
www.guinness.com/en/our-craft/guinness-innovation