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Cinque ore di tensione e spettacolo, una delle partite più belle che anche i più esperti e appassionati potranno mai ricordare. La finale di Wimbledon 2019 ha visto trionfare per la quinta volta Novak Djokovic, che ha battuto in un match thriller la leggenda Roger Federer, arrivato a un centimetro dal ventunesimo titolo Slam. Non gli sono bastati due match point, ha dovuto arrendersi al tie-break decisivo (il primo nella storia delle finali dei Championships). Il tennis si conferma sport di classe e passione, capace di riunire i praticanti della domenica e gli aficionados più scafati. Da anni ormai, se ne sono resi conto anche i maggiori brand di enogastronomia, che puntano su testimonial di grido per espandere il proprio nome nel mondo.
IL DRITTO – L’intero rito della tavola potrebbe svolgersi tranquillamente attorno al rettangolo di gioco, in cemento, terra battuta o erba che sia. A cominciare dal caffè: come il dritto, arma generalmente regina del tennis, colpo d’impatto naturale e logica conseguenza dopo il servizio nella quasi totalità degli schemi. Federer ha chiuso, pur perdendola, la finale con 47 dritti vincenti, alla sua maniera: potente, elegante, rapido quando in controbalzo per non perdere tempo e ritmo. Come potrebbe essere il caffè Lavazza, colosso mondiale della bevanda in tazzina, che dal 2015 è main sponsor dei quattro tornei più importanti del mondo, i Grand Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open), oltre a tornei di rilievo come i Masters 1000 di Indian Wells e Cincinnati. Un inizio, di giornata o di scambio, deciso ed energetico.
IL ROVESCIO – Due varianti, come quelle del colpo più elegante e spesso metronomo del gioco di un tennista: liscia, senza fronzoli, come il rovescio a due mani che per primo fu introdotto da Bjorn Borg, e oggi elevato a livelli astronomici da Novak Djokovic. Diretto, di carattere, che non lascia spazio a risposte o interpretazioni. Oppure frizzante, che graffia, ispira: il rovescio a una mano di Federer (per gli appassionati più romantici quello di Gasquet, Wawrinka, Thiem), giocato coperto, in slice, piatto. Ogni bollicina è una variazione, che a seconda dell’umore di giornata o della situazione di gioco può risolvere un problema. Il brand Evian, sotto l’ombrello Danone, è fornitore ufficiale del Roland Garros, oltre che sponsor personale dei migliori giocatori francesi come Tsonga, Monfils, Paire, e della superstar Maria Sharapova.
LO SMASH – Il colpo definitivo, spesso scaricato con rabbia e soddisfazione per chiudere il punto dopo aver tenuto l’iniziativa dello scambio. Esplosivo e risolutorio, simbolo di grinta e autorità. Una carica calorica ed emotiva che solo un sano piatto di carboidrati può dare, e non a caso nel tennis è da qualche anno entrata una delle firme più prestigiose del settore. Barilla ha chiuso lo scorso anno un contratto di sponsorizzazione con Roger Federer, per cifre che si dice si aggirino intorno ai 40 milioni di dollari, e per farlo ha coinvolto un’altra stella, stavolta dei fornelli. Davide Oldani, del D’O di Cornaredo, che con il fenomeno svizzero ha girato alcuni spot pubblicitari già diventati un cult per gli amatori. E da pochi mesi nel team del brand italiano c’è Cori Gauff, appena quindicenne già capace di spingersi agli ottavi di Wimbledon…
LA VOLÈE – Qui c’è arte. Ispirazione ed estro, un colpo al volo può essere grezzo ma efficace, o rifinito e ricercato, come una stop volley che muore appena dopo la rete. Sempre meno tennisti si affacciano in avanti, omologati da stili di gioco ruvidi e potenti da fondo campo. Una volèe può essere un tocco di pennello, che richiama stile, classe, lifestyle. Che richiama piuttosto Moët&Chandon, per anni partner primario del circuito ATP e oggi silver sponsor: icona del glamour, sinonimo di vittoria quando il campione di turno (spesso Federer, che ne è anche testimonial di punta) stappa la bottiglia per celebrare il successo. Game, set and match.
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