Full bodied! Se c’è un modo di descrivere bene la struttura del vino, la terminologia inglese aiuta. Basta fare un piccolo esperimento, provate ad esclamare ad alta voce a “di corpo“, oppure “full bodied”. Capirete facilmente il perché spesso siano proprio gli stranieri, americani in primis, a ricercare nel vino potenza e struttura. Una definizione delle caratteristiche del corpo del vino in cui si analizzano i sentori in bocca, con un fattore determinante come l’alcol da cui dipende la viscosità ed è responsabile delle sensazioni caloriche in bocca. Se per valutare la densità del vino basta farlo roteare nel bicchiere e vedere la velocità con cui scendono gli archetti che si sono creati sui lati, ci renderemo veramente conto della potenza del vino solo dopo averlo assaggiato.
Generalmente un vino con oltre il 13,5% di alcol è considerato corposo. Qui si apre un mondo, con tante tipologie che abbiamo imparato a conoscere ed amare. Vitigni internazionali che hanno trovato il loro habitat in Italia, ma anche gli autoctoni che solo nello stivale danno un risultato eccellente. Corpo, potenza e struttura che vanno di pari passo anche con l’eleganza e la finezza, questo il segreto dei grandi rossi italiani. Nella nostra carrellata vi vogliamo presentare dieci espressioni di vino “full bodied” da togliere il respiro come il pugno e la carezza di una donna, da gustare a occhi chiusi, lasciandosi guidare dalle sensazioni del bicchiere ad ogni sorso.
Amarone Valpolicella Secondo Marco
Serpara Aglianico del Vulture Superiore Re Manfredi
Siamo in Basilicata, ai piedi del Vulture per scoprire quel gioiello che risponde al nome di Aglianico del Vulture della cantina Re Manfredi, una delle punte di diamante del Giv Gruppo Italiano Vini. Un Cru della masseria il cui nome deriva da “luogo delle serpi”, così chiamato per l’eccezionale esposizione che rende il clima assai mite anche nei periodi più freddi dell’anno. Un capolavoro artigianale secondo natura, quasi una contraddizione in termini. Bicchiere ampio per contenerlo, per godere a minuscoli sorsi della sua grandezza che viene dal fuoco. Proprio come un vulcano, sale subito in cattedra, forte, suadente. Colore rosso, vinificato in purezza, si affina in barrique francesi di Allier che dominano la potenza dell’Aglianico rendendolo caldo e vellutato, con note di vaniglia, frutta candita e timo.
Barolo Riserva Ricossa
Quintessenz Cabernet Sauvignon
Tauleto Umberto Cesari
Un blend di uve Sangiovese raccolte e selezionate solo nelle annate migliori con l’aggiunta del 10% di Longanesi, un antico vitigno autoctono recentemente recuperato e reintrodotto da Umberto Cesari. Tauleto prende il nome da un’espressione usata dai contadini che da sempre lavorano sui nostri campi per indicare un terreno ricco di acqua, sotto ai vigneti di scorrono due sorgenti che garantiscono minimo dello stress idrico. Vino dotato di grande carisma, il suo colore scuro tende a maestose sfumature viola. 24 mesi in barriques nuove e affinamento in bottiglia per altri 6 mesi. Note balsamiche iniziali che poi si trasformano in frutti maturi e dolcissimi. Il gusto è possente, lunghissimo sul finale con tanta polpa, intenso, morbido e tannico. Struttura e longevità, equilibrio e complessità, carattere deciso è bilanciato dai tannini morbidi e dai sentori speziati e di frutta rossa.
Sàgana Cusumano
Toscana Igt Fattoria Le Maestrelle
Fattoria Le Maestrelle si presenta di un colore rosso rubino con riflessi violacei. Le uve sono state raccolte in epoche differenti e vinificate separatamente a seconda della varietà., grazie a un processo di fermentazione e macerazione in modo specifico per ciascun vitigno, esaltandone le caratteristiche aromatiche e la morbidezza dei tannini Al naso è intenso e complesso, spiccano le note di vaniglia e caffè ben in armonia con i tipici aromi di menta e cacao del Merlot e le sensazioni di frutta rossa caratteristiche del Sangiovese e dello Syrah. Al palato è equilibrato, saporito, morbido e con un finale complesso che ne ricorda le note olfattive.
Collepiano Sagrantino Montefalco Caprai
100% Sagrantino in purezza, la cantina Arnaldo Caprai è l’emblema di questa denominazione con il Collepiano la cui prima annata è stata prodotta nel 1979. Resa per ettaro bassa tra i 50-60 quintali, affinamento 22 mesi in barrique di rovere francese e almeno 6 mesi in bottiglia. Naso che sa di confettura di mora, un po’ di speziatura tra pepe e chiodo con una nota balsamica. In bocca sprigiona potenza ed eleganza, un cavallo di razza dal grande tannino che lo farà galoppare nel futuro per almeno quindici anni. Consigliati abbinamenti con spezzatini e selvaggina.
Bolonero Castel del Monte Torrevento
Edizione Cinque Autoctoni Fantini
L’idea è geniale, mettere insieme tutti i grandi vitigni del centro-sud Italia: Montepulciano, Primitivo, Negroamaro, Sangiovese e Malvasia Rossa, nelle rispettive aree di produzione, espressione dell’enorme patrimonio autoctono. Tra armonia ed eleganza, colore rosso luminoso rubino, profumi intensi e persistenti, con note fruttate di mora e ciliegia, arricchita da note di erbe aromatiche, cannella, chiodi di garofano, un intrigante tocco minerale. Struttura rilevante, in equilibrio tra una importante nota alcolica e un’adeguata freschezza, il tannino è morbido e la persistenza assai tenace. Ottimo con primi piatti ricchi, con carni rosse e con formaggi di media e lunga stagionatura.