L’incontro di Sorrento ha ospitato l’ultima tappa dello “Working European Tour” CDA, un ciclo di tre incontri in altrettante città europee, dedicati alle bevande chiave del mercato italiano e comunitario. Una formula innovativa, con la quale il Consorzio ha voluto rinnovare la tradizionale formula dei propri meeting annuali, che ogni anno riuniscono associati, rappresentanti dell’industria ed esperti del settore, per un incontro sui principali temi di attualità. In una realtà economica e sociale sempre più condizionata dalle decisioni comunitarie, le tappe dello “Working European Tour” hanno infatti permesso ai membri del Consorzio ed a tutti gli ospiti di misurare, valutare e condividere una conoscenza più approfondita del mercato del beverage in Europa. Dopo il vino, protagonista dell’incontro di Siviglia, e la birra, di cui si è parlato a Praga, è stata ora la volta di Sorrento.
Con le sue 189 fonti registrate e i suoi quasi 190 litri di consumo pro-capite annuo, non poteva infatti che essere l’Italia ad ospitare il meeting dedicato ad acqua minerale, bibite e succhi di frutta. Proprio il nostro Paese si conferma anche quest’anno come il più importante mercato europeo nel campo delle acque minerali, vantando una quota pari al 30% del totale dell’Europa Occidentale. Secondo le analisi riportate sull’Annuario delle Acque Minerali della Beverfood, la produzione italiana ha sfiorato nel 2005 i 12 miliardi di litri, in costante incremento, mentre i consumi si sono attestati attorno ai 10,9 miliardi di litri, una cifra che non ha eguali in tutta la UE. Nel corso del 2006 i consumi hanno registrato un ulteriore progresso tra il 3 ed il 4% a quantità.
L’incontro di Sorrento ha messo inoltre in evidenza l’importanza delle bevande analcoliche nel mercato italiano del beverage. Dai dati emerge infatti come questa tipologia di prodotti abbia superato i 9,5 miliardi di litri, commercializzati da grossisti di bevande, GDO e Cash & Carry, raggiungendo una percentuale pari all’88% dei volumi e assorbendo circa il 60% del fatturato totale (oltre 4,3 miliardi di euro). I soli grossisti gestiscono oltre il 31% del mercato in termini di volumi e il 27% in termini di fatturato.
L’acqua naturalmente gioca un ruolo di primo piano in termini di volumi, con oltre 2,2 miliardi di litri, ma con una minore incidenza in termini di valore (il fatturato per i grossisti si attesta intorno ai 612,5 milioni di euro) ed è distribuita per il 58,4% nel canale Horeca (di cui il 45% nei locali diurni, il 46% nei ristoranti e 8% nei locali serali).
I grossisti italiani hanno distribuito nello scorso anno oltre 64 milioni di cartoni di bibite confezionate, con un fatturato di poco inferiore a quello realizzato con l’acqua minerale: poco meno di 584 milioni di euro. Il canale Horeca incide per questa categoria per il 61,1%, di cui il 55% nel diurno, il 30% nella ristorazione e il 15% nel serale. Una voce fondamentale per i distributori di bevande è sicuramente quello delle bibite in fusto da servire alla spina, destinate per l’85% all’Horeca ed egualmente ripartite tra diurno, serale e ristorazione. Sono oltre 4 milioni i fusti commercializzati annualmente per un fatturato di 155 milioni di euro, con un’incidenza del 39% sul margine complessivo realizzato dai grossisti.
Un buon margine di guadagno per l’ingrosso di bevande è garantito anche dalla categoria degli aperitivi monodose, con 6,3 milioni di cartoni distribuiti per il 77% nel canale Horeca ed un fatturato di 162 milioni di euro. Come prevedibile inoltre, le richieste naturalmente provengono per oltre l’81% dalla categoria dei locali diurni.
Nonostante i consumi di succhi in Italia si collochino molto al di sotto della media europea, con 19 milioni di cartoni commercializzati dai grossisti, il fatturato per la categoria supera i 215 milioni di euro ed è realizzato per il 72% nel canale Horeca (di cui ben il 73% nel diurno).
“Siamo convinti che lo sviluppo della distribuzione in Italia passi attraverso il confronto e la condivisione delle informazioni, non solo a livello nazionale, ma anche e soprattutto a livello comunitario, ecco il perché del nostro progetto – spiega Lucio Roncoroni, direttore di CDA – Riteniamo, grazie a questi meeting, di aver mosso un piccolo ma significativo passo verso quel fondamentale bisogno di crescita culturale della nostra categoria e di aver posto le basi per una valutazione più allargata del nostro business”.
Fonte C.S CDA: Ufficio Stampa: RdP Comunicazione ed Immagine via Cicognara, 6 – 20129 Milano
Tel. 02.74.90.794 – Fax 02.45.48.04.19 – www.rdp.it
INFOFLASH/CDA
Il Consorzio Distributori Alimentari nasce nel 1988 in Lombardia, dal desiderio di alcuni imprenditori locali operanti nel settore della distribuzione di bevande.
Da gruppo regionale, nel giro di pochi anni, CDA si è consolidato in una struttura dal carattere nazionale in un continuo crescendo di adesioni: il consorzio infatti conta oggi ben 99 associati distribuiti in tutte le regioni italiane, per un fatturato di 470 milioni di euro nel 2006, ottenuto per il 70% nel canale Horeca. CDA vanta un quota di mercato intorno al 10% del totale ingrosso bevande e serve, grazie ai suoi circa 600 venditori, oltre 40.500 pubblici esercizi su tutto il territorio nazionale. +INFO: www.cdaweb.it
LE ALTRE BEVERNEWS DELLA SEZIONE: -> DISTRIBUZIONE
LE ALTRE BEVERNEWS DELLA SEZIONE: —-> bevande analcoliche
Presentazione annuario bibite e succhi -> QUI
Per scaricare il modulo d’ordine clicca -> QUI
per la presentazione completa –> ANNUARIO ACQUE
per scaricare il modulo d’ordine -> MODULO D’ORDINE ANNUARI
Ora è anche disponibile la copia in PDF dell’annuario da caricare sul proprio pc. Il PDF consente la consultazione immediata dell’annuario sul pc, l’utilizzo di rapidi strumenti di ricerca ed il linkaggio diretto ai siti web degli operatori. Per saperne di più ed ordinare una copia, telefonare a Beverfood allo 0292806175