“World’s Most Admired Wine Brands”, pubblicata ogni anno dalla rivista britannica Drinks International è la prestigiosa lista che elenca le 50 etichette di vino più conosciute e riconoscibili al mondo.
I voti anonimi sono dati da 200 esperti del settore del vino (buyer, giornalisti, enologi…) che vengono chiamati a pronunciarsi su più di 100 000 aziende vinicole. La giuria tiene conto di cinque criteri :
- i vini devono essere di qualità costante e/o crescente
- devo essere riflesso della loro regione o paese d’origine
- devo essere a livello di palato perfetti
- viene tenuto conto anche della bottiglia e dell’etichetta
- devo essere disponibili e attrattivi per i consumatori.
Al primo posto della classifica 2017 troviamo lo spagnolo Torres, che dal 1870 a Pacs del Penedès, produce i suoi celebri Penedès.
Bisogna scendere fino al quindicesimo posto per trovare una bottiglia italiana, e si tratta ovviamente di Sassicaia.
Entra in classifica anche un altro toscano, ovvero Tignarello, che si piazza in ventinovesima posizione.
Il ruolo dei padroni va quindi a Spagnoli e Francesi. Questi ultimi vantano ben quattordici etichette nella classifica dei migliori 50.
L’Italia è un paese di piccole cantine, ed è ovvio che in una classifica di questo tipo non abbia lo spazio che merita, ma ci si deve consolare con la notizia di questi giorni, secondo la quale una crescita attesa dei consumi delle bollicine del + 4,1 % , ed avverà da qui al 2020.
Il merito è del Prosecco che si afferma come prima bollicina al mondo. Insomma, non siamo l’Italia dei singoli, siamo l’Italia delle Doc, e la crescita dei nostri vini sarà una crescita collettiva. Che forse è più bello che avere dei giganti solitari!