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Si celebre domenica 16 ottobre in 150 paesi del mondo il World Food Day. Centinaia di eventi e attività per promuovere la consapevolezza e l’azione a livello mondiale per chi soffre la fame e per la necessità di garantire un’alimentazione corretta per tutti. La Giornata Mondiale dell’Alimentazione si celebra in un anno caratterizzato da molte sfide globali, tra cui la pandemia in corso, conflitti armati, cambiamento climatico, rincaro dei prezzi e tensioni internazionali, con forti ripercussioni sulla sicurezza alimentare globale.

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La prima emergenza è quella dello spreco alimentare, secondo il World Food Waste Report il cibo gettato nelle case italiane vale 6,4 miliardi di euro in energia buttata. Una cifra monstre, considerando che questo spreco valeva 4 miliardi di euro nel 2021. Dal World Food Waste Report che ha coinvolto 9.000 cittadini di 9 Paesi (Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Sudafrica, Brasile, Giappone) è emerso in particolare che l’estate ci ha resi più spreconi. Gli italiani sono a quota 674,2 grammi di cibo gettato a testa per settimana, 80 grammi in più dell’ultima indagine Waste Watcher di inizio 2022, ma 75 grammi in meno dell’indagine di un anno fa.

Tra le cause il deterioramento del cibo per responsabilità propria o eccesso di circolazione degli alimenti freschi, mentre per prevenire strategie utili a ridurre lo spreco, vanno bene prodotti piccoli. Lo spreco italiano costa 9,2 miliardi di euro per l’intero anno: in Sudafrica e Giappone si spreca la metà che in Italia (324 e 362 grammi a settimana) mentre in Europa è la Francia il paese più virtuoso con 634 grammi settimanali. La frutta è in testa alla classifica del cibo che finisce in spazzatura, gli italiani gettano individualmente 30,3 grammi di frutta alla settimana, a seguire l’insalata con una media di 26,4 grammi pro capite, il pane fresco con 22,8 grammi secondo la ricerca. Nella graduatoria degli alimenti più sprecati ci sono anche latte e yogurt (38,1 grammi settimanali negli Stati Uniti, 27,1 in Germania), gli affettati e salumi (21,6 grammi in Francia, 14,2 grammi settimanali in Giappone), riso e cereali, che in Brasile si gettano per 27,2 grammi settimanali: infine, i cibi pronti che i giapponesi sprecano in misura media di 11,5 grammi settimanali.

Il mondo rischia di vedere un altro anno con livelli record di fame, con una crisi alimentare globale che spinge sempre più persone a livelli di insicurezza alimentare acuta sempre peggiori- l’appello della Fao in occasione del World Food Forum- Si chiedono azioni urgenti per affrontare le cause alla base dell’attuale crisi. La crisi alimentare globale è una confluenza di crisi concorrenti – causate da shock climatici, conflitti e pressioni economiche – che ha spinto, solo nei primi mesi del 2022, il numero di persone gravemente affamate nel mondo da 282 milioni a 345 milioni”. L’agenzia Onu, che è la più grande organizzazione umanitaria del mondo, ha potenziato i suoi obiettivi di assistenza alimentare per raggiungere un record di 153 milioni di persone nel 2022, e a metà anno ha già fornito assistenza a 111,2 milioni di persone.

Abbiamo di fronte una crisi alimentare globale senza precedenti e tutti i segnali suggeriscono che non abbiamo ancora visto il peggio- sottolinea il direttore esecutivo del WFP, David Beasley– Negli ultimi tre anni i numeri della fame hanno ripetutamente raggiunto nuovi picchi. Vorrei essere chiaro: le cose possono peggiorare e peggioreranno, senza sforzi coordinati e su larga scala per affrontare le cause profonde di questa crisi. Non possiamo avere un altro anno con livelli record di fame”. Questa sera Massimo Bottura lo chef italiano più celebre al mondo e Goodwill Ambassador per UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente,  sarà ospite del programma di Rai3 Che Tempo Che Fa per parlare del tema dello spreco alimentare.

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