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Si celebra mercoledì 17 gennaio il World Pizza Day, la giornata interazionale della pizza per un settore che muove 15 miliardi di euro all’anno, con un’occupazione stimata in 100.000 addetti a tempo pieno e altrettanti nel weekend. Numeri registrati secondo la Coldiretti, per un comparto che in Italia  sforna 2,7 miliardi di pizze all’anno con 200 milioni di chili di farina tutto l’anno, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. La Pizza Margherita rimane la più consumata, mentre, a livello planetario, gli americani sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa. In Europa gli italiani sono in testa con 7,8 chili all’anno, seguono spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono la classifica. Ecco una carrellata da nord a sud di nove interpretazioni della pizza per festeggiare alla grande questa giornata speciale.

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Pizzeria Salvo

Le due pizzerie di Francesco e Salvatore Salvo, a San Giorgio Cremano e a Napoli, festeggiano il World Pizza Day  con la Cosacca, uno dei must della tradizione napoletana. Pochi ingredienti – pomodorino di Corbara, pecorino bagnolese, olio extravergine d’oliva Itran’s di Madonna dell’Olivo e basilico – il sapiente utilizzo del fuoco diventa indispensabile per preparare la Cosacca, visto il rischio di sciogliere il formaggio grattugiato con le alte temperature. Così i due fratelli guidati dal Santo protettore dei pizzaioli Sant’Antonio Abate, sono maestri nell’utilizzo del fuoco, senza l’ausilio di termometri: guardano i colori e le sfumature, e posizionano la pizza nel forno sempre in modo strategico per trovare il perfetto equilibrio di sapore e croccantezza.

Pizzeria da Lionello

La pizza Zuccona, una “diversamente napoletana”, condita con crema di zucca, melanzane arrostite, salsiccia di soia, “Mozzarisella” fumé, basilico fritto e olio EVO, dove la Mozzarisella è una mozzarella vegana prodotta utilizzando riso germogliato, olio di cocco, olio di girasole, farina di semi di carruba, agar agar e gomma di xantana, in questo caso nella versione affumicata. Perché una pizza vegana per il Pizza Day? “ll Pizza Day cade nel mese di gennaio, che da qualche tempo è anche Veganuary, un mese in cui cercare di osservare un’alimentazione il più possibile vicina a quella vegana- la risposta di Salvatore Lionello. Nella “Zuccona” la parte vegetale della zucca, morbida e rotonda, quasi dolce, avvolge la saporita melanzana, ingrediente dell’orto spesso presente nelle pizze di Lioniello, a cui vengono aggiunti salsiccia e mozzarella in versione vegana, oltre che il basilico fritto e il tocco dell’olio extravergine di oliva.

Casa Bi

Per celebrare il suo primo Pizza Day, Casa Bi, il nuovo contemporary bistrot, in Piazza Tre Torri a CityLife, propone una pizza inedita. L’impasto soffice e croccante, prodotto solo con farina semintegrale Petra, viene esaltato da un mix intenso di sapori: crema di caprino, prosciutto cotto alla brace, patate al forno, fior di latte, tartufo a scaglie. Disponibile il 17 gennaio a pranzo e a cena.

Pizzeria 081

In occasione della Giornata internazionale della pizza, ma anche per tutto il mese di gennaio 2024, la Pizzeria 081 propone un esclusivo menù degustazione di quattro pizze (più un dolce a scelta) abbinate agli champagne Cuvéé Orium Tsarine e Brut Rosé Tsarine della Maison francese Chanoine Frères.  L’idea è di Francesco e Davide Saggese, originari di Torre Annunziata (Napoli), la Pizzeria 081 si trova a Melegnano (Milano), proprio a pochi passi dal Castello Mediceo. 081 sposa a pieno la classica tradizione partenopea della pizza, nella sua più genuina autenticità. Le pizze sono realizzate con lievito madre, farina macinata a pietra e ingredienti freschi e genuini, tipicamente napoletani. Prezzo menù degustazione 25 euro bevande escluse.

Giolina

Giolina, la pizzeria che ha conquistato il cuore dei milanesi con le sue pizze dal cornicione croccante e soffice, preparate con materie prime di eccellenza italiane, festeggia il World Pizza Day con due inedite proposte. Sugli scudi il carciofo in tre consistenze diverse: una pizza al padellino con semi di sesamo, lino e girasole farcita con crema di carciofi, carciofo alla romana e carciofo fritto, pomodori secchi e caciocavallo podolico e la versione Veganuary, che sarà disponibile dal 17 gennaio per un mese, senza caciocavallo e con datterini rossi semi dry, polvere di olive nere caiazzane e prezzemolo.

Archestrato di Gela

L’Archestrato di Gela, pizzeria della famiglia Chifari di Palermo celebra la giornata mondiale con una delle sue pizze signature, Gattano, che appartiene alla linea de I Quartieri, disponibile nei due locali di Palermo e Monreale. Come tutte le proposte del mastro pizzaiolo Pierangelo Chifari, la pizza Gattano parla della storia della terra siciliana, fondendo tradizioni antiche e materie prime autoctone perfettamente selezionate e abbinate, provenienti dalla filiera corta: verdure fresche di montagna saltate in padella, tuma di Castelvetrano, crema di pomodoro siccagno, mollica di pane fresco, neve di caciocavallo Ragusano Dop e olio all’aglio rosso di Nubia. L’impasto invece nasce da un blend realizzato con farina evolutiva biologica siciliana, macinata a cilindri, e lunghe maturazioni a temperatura controllata.

Pandenus

Per il World Pizza Day, Pandenus propone la sua iconica pizza al padellino in tutti i sette store milanesi. Morbida e soffice, ma con un fondo croccante, la peculiarità di questa tipologia di pizza è la sua lievitazione, che avviene all’interno di un padellino di ferro (o di alluminio), prima della cottura in forno. Nello store di Piazza Gae Aulenti 12 non mancano anche diversi tipi di pizze classiche e al tegamino, realizzate con ingredienti unici e combinazioni innovative.

Pizzeria Cittadella

A Parma La Pizzeria Cittadella di Alberto Banchini, in viale Duca Alessandro 45, a due passi della Seicentesca fortificazione ha un suo profilo luminoso ben delineato e visibile non solo per la sua emanazione, ma per la scelta gastronomica ben nota ai parmigiani e non solo. E Banchini ha inaugurato recentemente anche un nuovo locale in via Paradigna 30. Lunga lievitazione di almeno 48ore dell’impasto, ingredienti a “Chilometro 0” frutto dell’eccellenza enogastronomica del territorio parmense. Un esempio? La pizza “Gallardo”, una tra le più accattivanti per gusto della Pizzeria Cittadella che sposa la mozzarella Fior di Latte, 100% italiana con la pancetta croccante e profumata al delicato ma incisivo spore della burrata affumicata con legno di Faggio, per poi essere impreziosita da datterini gialli a fresco.

La Rei Natura

La pizza è stata declinata in infiniti modi, c’è chi come Michelangelo Mammoliti, ha scelto di rivisitarla in chiave dolce. La sua Pizza vegetale, servita nel ristorante gastronomico La Rei Natura di Serralunga d’Alba, riprende alcuni sapori della variante più nota. Il disco di pasta viene sostituito da un ‘cuscinetto’ di pasta fillo, che viene farcito con una spuma di mozzarella di bufala, ricoperto da pomodori Piccadilly e albicocche confit e da una salsa di albicocche cotta come fosse un coulis di pomodoro, con basilico e origano. A completare il dessert vi sono polvere di carruba, polvere di pane bruciato, diverse varietà di basilico e origano e, a parte, un sorbetto di pomodori alla brace con un croccante di pane, sale Maldon e olio MICU.

 

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