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Cambio al vertice, anche se di pochi metri. Il miglior bar del mondo è ancora a Barcellona: il Sips dell’italianissimo Simone Caporale, una delle menti più brillanti dell’ospitalità del mondo, è il nuovo numero uno della World’s 50 Best Bars.
“Abbiamo aperto in un momento storico incerto, con la volontà di sorprenderci”, commenta Caporale, sul palco insieme al socio Marc Alvarez. Aperto nel 2021, Sips si è immediatamente affermato come uno degli indirizzi più innovativi e ricercati del settore: piccolo, senza un bancone vero e proprio e con un programma di miscelazione di estrema avanguardia, aveva già stupito gli addetti ai lavori balzando dal 37esimo al terzo posto nella classifica dello scorso anno, alla prima occasione di riconferma.
Nel 2022 era stato il Paradiso, sempre a Barcellona, guidato da un altro italiano come Giacomo Giannotti (quarto quest’anno) a trionfare: la conferma dell’eccellenza italiana che esporta il saper far ovunque, e si rivede a qualsiasi latitudine. Quinto, per dirne una, il Connaught Bar di Londra (già campione per due anni di seguito nel 2020 e 2021), da quindici anni creatura di Ago Perrone, con Giorgio Bargiani al seguito.
Bar azzurri stabili, con l’exploit del Freni e Frizioni di Riccardo Rossi a Roma, che torna in classifica con un eccellente 33esimo posto. Meglio solo il Drink Kong di Patrick Pistolesi, che perde una manciata di posizioni e rimane comunque ai piani altissimi (21). Conferme per il 1930 di Milano (42), L’Antiquario di Napoli (44) e Locale Firenze (46). La scorsa settimana era stata rivelata la graduatoria dalla posizione numero 100 alla 51, una sorta di antipasto del grande evento, che ha visto l’unico bar italiano, il Camparino in Galleria di Milano, piazzarsi sull’ottantacinquesimo gradino.
Nell’hangar post-industriale della Pasir Panjang Power Station di Singapore sono stati elencati bar da ogni continente. La voce della presentatrice Nikki Muller (assente lo storico volto dell’azienda Mark Sansom) scandisce i classificati ed sciorina i premi speciali: su tutti, l’Altos Bartender’s Bartender a GN Chan, uno dei due volti del Double Chicken Please di New York (classificato ) e il Roku Industry Icon al mitico Tato Giovannoni di Floreria Atlantico, in Buenos Aires.
680 esperti da tutto il mondo, più di sempre (con 28 Academy Chairs), hanno raccolto i giudizi, filtrati e convalidati da Deloitte. Conferita anche la 50 Best Bars The Blend Scolarship, il programma per coltivare i giovani talenti del bar lanciato dalla manifestazione lo scorso anno. Più di 600 iscritti nel 2023, con in palio due periodi di formazione in due bar di caratura globale (Alquimico a Cartagena e Sips a Barcellona), prima di entra a far parte del programma advocacy di The Blend a Madrid. Il premio è andato all’indiana Apoorva Kohli.
Giunto alla quindicesima edizione, per la prima volta in assoluto il gala dei World’s 50 Best Bars si è tenuto in Asia, e la città-stato di Singapore (una delle mete più calde del mondo quando si tratta di miscelazione di alto livello) ha riposto con un impressionante programma di eventi e guest shift di bartender provenienti da ogni continente, che andranno avanti fino al 18 ottobre.
Di seguito i World’s 50 Best Bars 2023:
- Sips, Barcellona
- Double Chicken Please, New York (Best Bar in North America)
- Handshake Speakeasy, Città del Messico
- Paradiso, Barcellona
- Connaught Bar, Londra
- Little Red Door, Parigi
- Licoreria Limonatour, Città del Messico
- Tayēr+Elementary, Londra
- Alquimico, Cartagena (Scrappy’s Bitters Best Bar in South America)
- Himkok, Oslo (Nikka Highest Climber)
- Tres Monos, Buenos Aires (Michter’s Art of Hospitality Award)
- Line, Atene (London Essence Best New Opening)
- BKK Social Club, Bangkok (Torres Brandy Best Bar in Asia)
- Jigger&Pony, Singapore
- Maybe Sammy (Naked Malt Best Bar in Australasia)
- Salmon Guru, Madrid
- Overstory, New York
- Zest, Seoul (new entry) (Disaronno Highest New Entry)
- Mahaniyom Cocktail Bar, Bangkok (new entry)
- Coa, Hong Kong
- Drink Kong, Roma
- Hanky Panky, Città del Messico
- Carteaker’s Cottage, Melbourne (new entry)
- Cafè La Trova, Miami
- Baba Au Rum, Atene
- Cochinchina, Buenos Aires
- Katana Kitten, New York
- Satan’s Whiskers, Londra
- Wax On, Berlino (new entry)
- Floreria Atlantico, Buenos Aires
- Roda Huset, Stoccolma (new entry) (Ketel One Sustainable Bar)
- Sago House, Singapore (new entry)
- Freni e Frizioni, Roma (new entry)
- Argo, Honk Kong
- A bar with shapes for a name, Londra
- The SG Club, Tokyo
- Bar Benfiddich, Tokyo
- The Cambridge Public House, Parigi (new entry)
- Panda&Sons, Edimburgo
- Mimi Kakushi, Dubai (new entry) (best Middle East bar by Amaro Lucano)
- Scarfes Bar, Londra (new entry)
- 1930, Milano
- Carnaval, Lima
- L’Antiquario, Napoli
- Baltra Bar, Città del Messico (new entry)
- Locale, Firenze
- The Clumsies, Atene (Remy Martin Legend of the List Award)
- Atlas, Singapore
- Jewel of the South, New Orleans (new entry)
- Galaxy Bar, Dubai
I premi speciali
Campari One to Watch – Lady Bee, Lima
Remy Martin Legend of the List – The Clumsies, Atene
Barekstein Best Bar Design – Night Hawk, Singapore
Altos Bartender’s Bartender – GN Chan, Double Chicken Please, New York
Siete Misterios Best Cocktail Menu – The American Bar at Gleneagles, Auchterarder
Disaronno Highest New Entry – Zest, Seoul
London Essence Best New Opening – Line, Atene
Michter’s Art of Hospitality Award – Tres Monos, Buenos Aires
Nikka Highest Climber – Himkok, Oslo
Roku Industry Icon – Tato Giovannoni, Floreria Atlantico
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