Crisi o non crisi, la Cantina Toso di Cossano Belbo ha continuato la sua crescita anche nel 2013 chiudendo l’esercizio con numeri positivi e scelte strategiche efficaci. Rispetto al 2012, il fatturato globale 2013 ha segnato un forte aumento, stabilizzandosi oltre i 30 milioni di euro: i 35 milioni di euro del 2013 sopravanzano il 2012 di quasi il 10%. (Nella foto da sinistra: Piero, Massimo e Gianfranco Toso)
La segmentazione del fatturato tra Italia e resto del mondo ribadisce la propensione della Toso ai mercati esteri, una tendenza in linea con parecchi altri protagonisti del vino italiano. L’export ha sfiorato il 70% e l’Italia ha contribuito con poco più del 30% del fatturato complessivo.
Tuttavia, nel 2013 c’è un aspetto del mercato italiano che va sottolineato: l’incremento a doppia cifra (+ 16%) rispetto al 2012 pone la Toso in chiara controtendenza rispetto al trend di molti altri produttori di casa nostra. Tale incremento è legato all’andamento positivo di tutta l’offerta Toso, ma con il particolare apporto della linea di vini frizzanti “Fiocco di Vite”.
Altro elemento significativo riguarda il mercato estero più importante. In una tendenza generale che privilegia il Sud Est asiatico (Cina in testa), la Toso continua ad avere nella Francia il mercato più gettonato con oltre il 30% del fatturato totale.
La segmentazione del fatturato 2013 tra i vari prodotti dell’offerta Toso continua a privilegiare i vermouth, le bevande aromatizzate, gli aperitivi e gli spumanti: tra questi, il 34% è appannaggio dei vermouth, il 21,6% degli spumanti, il 9,4 dei vini tranquilli.
Tra i singoli prodotti, sono quelli a base di Moscato (Asti e Moscato d’Asti) a prevalere con quasi 2 milioni e 750 mila bottiglie. Ancora in crescita rispetto al 2012 è stata la performance dei sei vini frizzanti della linea “Fiocco di vite”: nel 2013 hanno sfiorato il milione di bottiglie con un +20% sull’anno prima e una distribuzione decisamente localizzata sul mercato italiano.
Praticamente stabile è stato il volume di vinificazione delle uve, confermando l’entità dell’anno precedente e privilegiando, sempre, il Moscato.
Parallelamente alla crescita del fatturato è continuato anche il potenziamento della struttura tecnologica e l’ammodernamento dei supporti a valle della fase produttiva: è stato ampliato e ristrutturato l’impianto di fitodepurazione, è stato sviluppato il secondo lotto dell’impianto di pannelli fotovoltaici ed è stata realizzata la nuova centrale a biomasse. Così cresce la produzione di energia pulita finalizzata alla totale copertura del fabbisogno aziendale.
Anche nel 2013 è cresciuto il numero dei dipendenti, passando dai 43 del 2012 ai 46 del 2013.
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