Profumi di Gin Mare al Salone del Gusto 2018 per guardare oltre

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A Torino si respirava aria di mare dalle parti del Grattacielo Intesa San Paolo. Anzi, sarebbe il caso di dire profumi di Gin Mare, durante uno degli eventi off del Salone del Gusto. Nel Lounge Bar più alto dello Stivale Gin Mare e quindi Compagnia dei Caraibi, importatore e distributore dal 2012 di questo gin, hanno proposto in abbinamento al distillato il più classico e versatile formaggio italiano, il Parmigiano Reggiano. E per apprezzare le sue diverse stagionature i bartender Mirko Turconi e Carlotta Linzalata hanno messo a spunto una speciale cocktail list, targata Gin Mare, per esaltare la parte croccante, sapida e granulosa nonché più acida del Reggiano.

Il tutto in una cornice di estremo design, un sito chic e minimal capace di farti entrare in contatto con i gusti ed entrare in relazione a quote lontano dal caos cittadino. Una concentrazione di informazioni raccontate da Memfi Baracco, AD Compagnia dei Caraibi che svela con orgoglio di aver scoperto Gin Mare prendendo spunto da un consiglio del padre. In Spagna ad una fiera lo trova “guardando oltre” perché se “tutti propongono la stessa idea e si concentrano su un determinato trend, bisogna cambiare”. Guardare oltre. Cambiare gli schemi. E cosi è stato. Quando il Gin era all’inizio della fase di sviluppo è stato scelto per esser importato e distribuito in Italia diventando nel giro di poco tempo uno dei premium gin più popolari e posizionati nel mercato italico. Un gin rivelatosi vincente per il suo packaging, curioso ed elegante, per la forma della bottiglia squadrata con linee bianche e blu, un incontro tra onde e nuvole.

Con i riflessi poi a stuzzicare la gola, a richiamare la schiuma del mare che si scioglie nell’abbraccio dell’acqua. In questo gioco visual “si entra” nel gin leggendo il nome stampato con un font più che azzeccato, capital con linee spesse di stile antico, accattivante ed elegante. Lettere cosi terribilmente chiare che evocano nel loro accostamento un’immagine da tutti riconoscibile, il “mare”. Un mix esplosivo di elementi, core della comunicazione di un prodotto diventato brand. Perchè si sceglie Gin Mare, non un semplice Gin tonic. Perché il motto latino, scritto nel locale destinato ad ospitare l’alambicco Fiorentino da 250 litri e sulla bottiglia iconica. “Mundus appellatur Caelum, terra et mare” anticipa il messaggio dell’esperienza che si vuole far provare. Liscia o mixata. “Il mondo è l’insieme del cielo, della terra e del mare” un concetto di grande importanza nel bacino mediterraneo e familiare.

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C’è anche un po del nostro paese in questo gin distillato a Vilanova I La Geltru, antico villaggio di pescatori tra la Costa Brava e la Costa Dorada. Tra gli otto botanici aggiunti singolarmente a 200 litri di spirito neutro di cereali e acqua per 24-48 ore c’è anche il basilico italiano. La macerazione degli agrumi prende un anno e dopo la distillazione di 4-5 ore la componente marina e mediterranea è servita con note sì di basilico (italiano) ma anche di timo (Grecia), di rosmarino (Turchia), di agrumi (Spagna) e d’oliva Arbequina, cultivar tipica della Catalonia. Un concentrato freschissimo affiancato dai più classici ginepro, coriandolo e cardamomo. Il risultato è una texture morbida, quasi cremosa che si fa strada nel palato con grande ampiezza e ritorna con aromi che sfiorano l’erbaceo ma anche tocchi minerali. Uno sfondo che appare con tatto e persistenza nei cocktail. La value è creata ed ecco che gli altri ingredienti dei drink scelti ed inseriti in questo “one shot special menu” sono una brillante corona per esaltare il cuore del distillato.

La speciale cocktail list creata da Mirko Turconi.