Dal 1993 la storica birra monastica bavarese è distribuita in Italia grazie a K.Kiem Srl di Lana (BZ).
Il 2018 segna un altro traguardo importante per Kiem, con il raggiungimento dei 25 anni di collaborazione con Andechs, una delle più rinomate birrerie della Baviera. Prestigio che le deriva da una storia plurisecolare e un’identità unica. Andechs è prima di tutto un monastero (Kloster, in tedesco) attivo fin dal 1455, incastonato sul Sacro Monte della Baviera in una regione di laghi e foreste a meno di un’ora da Monaco. Ogni anno è visitato da più di un milione tra pellegrini e semplici turisti, attirati dalla bellezza del paesaggio, dalle opere d’arte e architettura del complesso monastico e non da ultimo dalla sua leggendaria birra, che ancora oggi viene prodotta e confezionata all’interno delle mura del convento, continuando una tradizione che risale a più di cinquecento anni fa.
Oggi come nel 1400, sono i monaci benedettini gli unici proprietari del birrificio – il Klosterbrauerei Andechs –, di cui gestiscono l’intero ciclo produttivo: dalla selezione delle materie prime alla lavorazione, dal confezionamento al marketing. La birrificazione avviene con tempi lenti, misurati, nel massimo rispetto della naturalità dei processi di produzione e secondo un’etica rigorosa, dove i precetti della millenaria regola di San Benedetto convergono nell’attenzione tutta tedesca per la responsabilità sociale.
Il monastero di Andechs è un modello economico che rispetta l’ambiente, valorizza le risorse del territorio, contribuisce allo sviluppo della comunità. Il birrificio garantisce il sostentamento dell’abbazia e, dal momento che Andechs non percepisce alcuna sovvenzione ecclesiale, ne finanzia le tante attività benefiche, in particolare a favore dei senzatetto. Il fine ultimo non è la massimizzazione dei guadagni, bensì la conservazione dell’identità del monastero.
Un altro punto essenziale è infatti l’autenticità. Andechs è tra le poche birrerie, anche tra quelle che si definiscono monastiche, a essere un tutt’uno con il luogo dove è sorta. Altri monasteri hanno concesso licenze esterne, dislocato la produzione o delegato ad altri la gestione.
È facile comprendere come per Andechs anche la scelta di partner e distributori sia un passaggio delicato, da vagliare con cura. Ricordando i primi contatti con il birrificio, a inizio anni Novanta, alla Kiem raccontano la diffidenza iniziale dei monaci, che temevano che ampliare il mercato alla lunga comportasse il rischio di snaturare l’immagine del birrificio. Spiega Kaspar Kiem: ”Inizialmente non erano interessati a esportare all’estero, perché avevano paura di perdere il controllo sulla qualità nella filiera. Inoltre non erano sicuri che avrebbero trovato dei partner in linea con la loro filosofia.”
In breve però i frati comprendono di potersi fidare di Kiem, complice anche la sua vicinanza geografica e culturale al mondo tedesco, e dopo essersi consultati riguardo alla ditta Kiem con la casa madre dell’ “Ordine Teutonico” in Italia, decidono di accettare un accordo. Così, nel 1993, le birre di Andechs varcano per la prima volta i confini nazionali e Kiem ha l’onore di essere il primo importatore a livello mondiale. Si comincia con le doppio malto, nelle versioni chiara e scura, che il pubblico italiano aveva già dimostrato di apprezzare.
La scelta si rivela azzeccata: la novità introdotta da Kiem diventa ben presto popolare tra gli estimatori delle birre speciali e i frati di Andechs hanno modo di apprezzare l’impegno del loro distributore nell’affiancare alla commercializzazione dei prodotti la diffusione dei valori spirituali che stanno dietro le birre, per fare comprendere cosa significhi esattamente “birra monastica”. Non un’etichetta di comodo, ma una vera e propria filosofia di vita e lavoro.
Nel corso degli anni la collaborazione tra Andechs e Kiem si rafforza. Il birrificio espande la gamma di prodotti, arrivando nel 2016 a proporre anche una Weissbier analcolica. Kiem man mano porta in Italia l’intera serie, affiancando alle doppio malto la Hell, la Spezial Hell, la Dunkel, la Weissbier chiara nella versione standard e analcolica.
Prossimamente è in programma una revisione del logo, l’ingrandimento dell’impianto di imbottigliamento e un ripensamento della logistica. Intanto Andechs e Kiem hanno festeggiato i 25 anni insieme con una giornata sul Sacro Monte che ha visto alternarsi momenti di spiritualità a occasioni conviviali. La messa, il cammino di fede fino alle Reliquie Sante custodite nella cappella del convento, il pranzo con tutti i collaboratori e la visita alla birreria Andechser am Dom nel centro di Monaco di Baviera. “Desideravamo celebrare questo traguardo con un programma all’insegna dell’autenticità, valore che accomuna noi di Kiem alle birre e alla filosofia dei frati di Andechs. È stato un onore che l’abate Johannes e frate Valentin abbiano detto la messa appositamente per noi, sottolineando il nostro stretto rapporto. Abbiamo toccato con mano un’altra volta il vero spirito di Andechs“, commenta Kilian Kiem, rappresentante della terza generazione in azienda.
Kiem
K.Kiem Srl ha sede in Alto Adige ed è un’azienda familiare giunta ormai alla terza generazione. Dal 1961 importa specialità alla spina e in bottiglia di una selezione di marchi autentici di antica vocazione birraia provenienti da Germania e Repubblica Ceca.
Andechs
Quello di Andechs è il più grande dei birrifici monastici ancora attivi in Germania. Per Andechs e Kiem un birrificio può essere definito propriamente “monastico” solo se è gestito interamente all’interno di un monastero da una comunità di un ordine religioso esistente. Sono i frati benedettini di Andechs, gli unici proprietari, a decidere tutte le politiche economiche, e tutta la birra viene prodotta e confezionata nel monastero.
+INFO: www.birrekiem.com
www.andechs.de/it