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Doppio lancio, per un unico obiettivo: quello della qualità eccelsa, sinonimo di identità territoriale e voglia di mettersi al lavoro anche in un periodo difficile come quello attuale 32 Via dei Birrai torna a proporre novità, a distanza di quattro anni, e lo fa con due idee d’altissimo livello: Ambita, birra chiara e leggera, e soprattutto Ambedue, amaro alla birra frutto della collaborazione tra il birrificio e una distilleria di grido.
Ambita, come senz’altro è stata per gli ultimi quattro anni. È questo il nome della nuova etichetta di 32 Via dei Birrai, che aveva rilasciato l’ultima proposta nel 2016. Una birra 100% italiana, orzo veneziano e luppolo dei Colli Asolani, nel trevigiano, seguendo lo stile e la filosofia tipici del birrificio veneto. Ambita come l’Italia è da sempre, terra di navigatori e poeti, certo, ma non da poco terra di mastri birrai con intuizioni geniali e visioni lungimiranti. Fabiano Toffoli è uno di questi, araldo di un’etica del lavoro distintiva e orgogliosa: ventilazione notturna e irrigazione centellinata, un nuovo corso tecnico inaugurato anni fa, chiaro segno della cura certosina di 32 Via dei Birrai, per risultati strepitosi. Neanche 5% di contenuto alcolico, fresca, estiva, senza pretesa di esagerazione ma con il carattere di chi emerge nelle difficoltà. (9€ per formato da 75cl).
Brillante ancor più, se possibile, la proposta di Ambedue: un amaro alla birra, stile tradizionale con visione innovativa. Base di birra Nebra (ambrata, 8%), in cui vengono infuse erbe e piante aromatiche di ampio spettro: genziana, rabarbaro, cannella, assenzio. La destinazione d’uso è quella tipica del dopo pasto, con gradazione intorno ai 25%, ma il prodotto si presta con enorme duttilità al mondo della mixology, che sta riscoprendo gli amari con enorme successo sulla scia del trend statunitense. (20/25€ per formato da 50 cl).
+info: www.32viadeibirrai.it
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