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Il periodo di raccolto non è ancora completo, ma le stime saranno difficilmente disattese: rispetto agli anni scorsi, i numeri della vendemmia neozelandese saranno ben al ribasso, con conseguenze potenzialmente esplosive per il mercato di uno dei vini più richiesti e apprezzati. Ma la medaglia ha un altro lato di pregio: la qualità attesa è fuori dal normale.
Una combinazione climatica come non se ne vedevano da tempi lontani, in terra dei kiwi: estate strepitosa e primavera fresca, con tanto di ghiacciate tardive sparse per il territorio. A questo va aggiungersi l’impennata nel costo del lavoro, gonfiato a causa della penuria di candidati dovuta alla ferrea chiusura dei confini nazionali ad opera del Primo Ministro Jacinda Ardern: misure rigidissime che hanno però permesso al paese di contenere egregiamente la pandemia da COVID-19, tanto da essere ritenuto un caso di studio.
Tutto quanto descritto concorrerà per un innalzamento dei prezzi nell’export, che coincideranno però con una qualità superiore al normale: “Ci aspettiamo vini eccezionali da quest’annata” racconta Philip Gregan, Direttore Generale di New Zealand Winegrowers. “I report cui abbiamo avuto accesso parlano di varietà al massimo delle loro potenzialità; con alcune differenze tra regioni, ma siamo già abbastanza certi anche di una resa minore rispetto al passato”.
Il vino neozelandese, il cui gioiello più prezioso è senza dubbio il Sauvignon Blanc, contribuisce con un peso ragguardevole all’economia della nazione: è il sesto bene più esportato del paese, con cento milioni di stati raggiunti e circa un miliardo e mezzo di dollari in valore. I destinatari principali sono Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Brasile. “Negli ultimi dodici mesi abbiamo riscontrato un’impennata nella richiesta del nostro vino”, prosegue Gregan. “Questo ha assottigliato le nostre riserve, che non saranno rimpinguate dall’esiguo raccolto in arrivo”.
Le conseguenze ricadranno in larga parte sulle cantine, che alla luce della poca disponibilità dovranno gioco forza fare una selezione dei canali da rifornire: “Stiamo già registrando delle prese di posizione piuttosto forti da parte dei produttori: sarà così per tutto il prossimo anno, ma dobbiamo guardare alla situazione con positività. Una richiesta così importante è sintomo dell’apprezzamento e della reputazione del nostro vino, che in futuro sarà sempre maggiore”.
fonte: rnz.com
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