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Nel mondo del vino e dei distillati il concetto di evoluzione è fondamentale, per questo stanno sempre più prendendo piede nuovi metodi di cantinamento, come per esempio quello subacqueo, un metodo unico, innovativo e sostenibile. Tra i player di questo segmento di nicchia, si sta facendo notare Jamin Portofino, che nel 2015 ha iniziato la produzione e validazione del primo ed unico Champagne UnderWater, con un buon riscontro nei target di riferimento tra l’alta sommellerie e la ristorazione stellata. Da qualche settimana è partita una campagna di equity crowfunding sulla piattaforma Mamacrowd, è già stato raggiunto l’investimento minino fissato a 200.000 €, ora si punta a raggiungere il target massimo di 600.000 € per continuare a crescere nei due mesi rimanenti. L’ordine minimo per partecipare alla campagna è di 500 euro, la valutazione pre-money dell’azienda è di 2,4 milioni €.

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CANTINAMENTO SUBACQUEO Dal 2018, Jamin Portofino è la prima azienda in Italia specializzata in servizi per il cantinamento subacqueo di vini, con un approccio e un metodo scientifico allla ricerca sul cantinamento in mare, novità nel panorama enologico internazionale. E’ stato depositato un brevetto sugli UnderWaterWines, creando il primo Champagne AOP UnderWater, affinato in condizione di iso-pressione nei fondali protetti di Portofino a -52 metri. Utilizzare prodotto di terze parti ed occuparsi unicamente del cantinamento subacqueo ha permesso un approccio innovativo e analitico. Sott’acqua il vino evolve le sue caratteristiche grazie a fattori fisici unici, difficilmente riproducibili in cantina: pressione, moto delle correnti marine, temperatura costante e assenza di luce. Il metodo di Jamin ha da subito attirato l’interesse e la curiosità della comunità scientifica e dei media, il mercato ha risposto positivamente, con un aumento importante della richiesta che ha permesso di chiudere in attivo sin dal primo anno di commercializzazione, nonostante gli ingenti investimenti in ricerca e sviluppo.

UNDER WATER WINES Jamin si rivolge ad un consumatore di vino curioso, sempre alla ricerca di novità e di nuove sensazioni, dal punto di vista sensoriale ed estetico. Per le cantine l’esigenza è sempre più quella di distinguersi dalla concorrenza, entrando in una nicchia produttiva, introducendo qualcosa di nuovo, una strategia che ha  portato ad aumentare le correnti del vino biologico, biodinamico, orange wines, iced wines. Gli UnderWaterWines sono una nicchia in grande crescita verticale, ma per il singolo produttore resterebbe troppo costoso e rischioso approcciare a questa modalità produttiva senza know how, tecnologie, supporto. Jamin semplifica questo processo offrendo i servizi per dare alla cantina l’opportunità di realizzare i propri UnderWaterWines in tempi brevi, con costi ridotti e con supporto alla distribuzione, sfruttando inoltre tutti i vantaggi che questa tipologia di cantinamento offre al produttore, tra cui la riduzione dell’impatto ambientale, il risparmio di spazio in cantina, la riduzione dei costi di refrigerazione.

TECNOLOGIA E CHAMPAGNE Il settore del vino storicamente è sempre stato maggiormente orientato alle tecniche di produzione tradizionali, con un po’ di diffidenza sulle innovazioni. Da quando è partito il fenomeno dei vini underwaterwines dal 2003, Jamin è stata l’unica azienda ad affrontare in maniera scientifica ed analitica la ricerca enologica necessaria per il processo di cantinamento subacqueo. Senza vincoli specifici, grazie alle collaborazioni con Università e consulenti, ha consentito di applicare la tecnica verso un solo fine, quello qualitativo. Jamin è l’unica infatti ad aver depositato un brevetto sul cantinamento subacqueo del vino a livello globale. Il brand di Jamin ha raggiunto riconoscimenti nella sommellerie a livello internazionale, tante recensioni su testate di rilievo nazionali ed internazionali. Jamin ha dimostrato di essere una realtà in crescita già nei suoi primi anni di vita, registrando nel 2020 una fisiologica flessione del fatturato legata alla ristorazione, che non ha modificato la direzione e gli obiettivi del progetto. Il piano industriale vede al centro il processo di internazionalizzazione, grazie all’esito positivo della campagna di crowfunding, una presenza marketing rafforzata sul canale online. Il fondatore Emanuele Kottakhs avrebbe voluto utilizzare lo spumante italiano, ma tutte le aziende a cui si è rivolto al momento non hanno aderito.  Il Comité Champagne ha invece concesso l’immatricolazione professionale del marchio Cloe Marie Kottakis e inserito nei propri registri la relativa etichetta che comporta la dicitura “Underwater”.

INFO jaminsrl.com/

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