Nel mese di aprile 2023 è stato dispensato alle 255 società vitivinicole considerate nel report Mediobanca un questionario volto a raccogliere informazioni sui dati preconsuntivi del 2022 e sulle aspettative per il 2023. Di seguito le principali risultanze delle risposte ricevute, il cui redemption rate è stato del 79,8% in termini di fatturato.
ANDAMENTO DEL FATTURATO
L’82,3% delle imprese intervistate ha dichiarato un aumento del fatturato complessivo per il 2022, con una variazione che supera il +10% nel 47,6% dei casi. L’instabilità dei mercati internazionali si ripercuote sulle vendite oltreconfine: la percentuale di imprese che ha incrementato il proprio export rispetto all’anno precedente è del 71% con aumenti in doppia cifra nel 49,3% dei casi.
Gli sparkling sono usciti dal periodo pandemico fortificati: l’incremento complessivo nel 2022 è stato del +16,9%, doppio rispetto a quello dei vini non spumanti (+8,2%), grazie alle vendite oltreconfine (+22,9%). Il sistema delle cantine cooperative è stato protagonista di un maggiore recupero (+11,9%).
DESTINAZIONI DELL’EXPORT
Le aree mondiali di destinazione delle vendite vedono la prevalenza di mercati di prossimità (Paesi UE) che nel 2022 hanno assorbito il 37,1% del fatturato estero, in incremento del 4,6% sul 2021, nonostante la leggera perdita di quota (pesavano il 38,5%). Il Nord America rappresenta la seconda area di riferimento (34,6%), in aumento del 10,6%, mentre Africa, Medio Oriente e Paesi Europei non UE, incluso il Regno Unito, sommano il 20,7%, in progresso dell’8,8%. Seguono il mercato asiatico (4,8%; +20%) e quello dell’America centro-meridionale (1,9%) che è cresciuto in misura importante (+26,9%). Ancora molto marginale l’incidenza del mercato australiano (0,9% dell’export complessivo) in crescita del 13,3% sul 2021.
ANDAMENTI PER LE VARIE FASCE DI POSIZIONAMENTO
Nel 2022 la ripartenza del fuori casa ha trainato le vendite dei vini posizionati su fasce di prezzo più alte a discapito di quelli più accessibili. Gli aumenti di listino hanno interessato in minor misura i vini basic (+6,6%) che concorrono alla formazione della metà circa del fatturato complessivo (market share del 49,3%, era il 50,5% nel 2021). Aumenti a doppia cifra, invece, per i vini Premium (+13,7%, con una quota passata dal 47,1% al 48,4%), più presenti nell’Ho.Re.Ca., e per i vini Icon (+11,1%) che rappresentano il 2,4% del mercato.
ATTESE PER IL 2023
Le attese per il 2023 lasciano intravedere un aumento delle vendite complessive del +3,3%, +3,1% l’export. In particolare, proseguirebbe la crescita delle bollicine per cui ci si aspetta un maggiore progresso: +5,2% i ricavi complessivi, +4,2% l’export. Il 79,2% dei principali produttori di vino prevede un incremento dei ricavi sotto la soglia del +5% nel 40,8% dei casi, a doppia cifra per il 16,7% delle aziende. La quota è la medesima (79,2%) se si guarda all’aspettativa di crescita dell’export, in questo caso si attendono tassi superiori al +10% nel 20,8% dei casi. Esigua la quota di aziende che per il 2023 si aspetta un calo consistente del fatturato complessivo e dell’export
FONTE:
www.areastudimediobanca.com/it/catalogo/tipologia/indagine-sul-settore-vinicolo
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