Mineracqua, l’associazione che rappresenta le imprese operanti nelle acque minerali, assieme alla Federazione europea delle acque in bottiglia (EFBW) è sempre più protesa a potenziare la raccolta di bottiglie in pet, in ottica di aumentare la sostenibilità e garantire il maggior utilizzo del pet riciclato.
In quest’ottica, Mineracqua sta valutando sistemi di incentivo per il consumatore, affinché vengano riconsegnate le bottiglie post-consumo. “La nostra posizione è quella di essere in linea con gli impegni di sostenibilità”, dichiara il vicepresidente di Mineracqua, Ettore Fortuna, che continua evidenziando come “l’obiettivo è quello di raggiungere il 90% delle bottiglie di plastica riciclate entro il 2029 e incorporare il 25% di plastica riciclata nelle bottiglie in PET dal 2025”.
L’Italia rappresenta già oggi un’eccellenza, visto che – nel 2018 – su un totale di 2,3 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica immessi al consumo, circa 320.000 tonnellate erano di bottiglie di acqua minerale in PET (fonte Corepla) e di queste stesse bottiglie in Pet solo 30.000 tonnellate non sono state recuperate (ossia l’1,3% degli imballaggi di plastica immessi al consumo in Italia).
“Il nostro paese – continua Fortuna – è un’eccellenza nel recupero e riciclo di pet, il 55% di bottiglie in PET viene avviato a riciclo perché, con una produzione di acqua che è aumentata di circa 3 miliardi di litri in 10 anni, siamo riusciti ad immettere sul mercato la medesima quantità di pet, grazie a bottiglie sempre più leggere”. “Non vogliamo, però – conclude il vicepresidente – accontentarci. Intendiamo esplorare sempre nuovi modi ed iniziative per migliorare le nostre performance, dev’essere una sfida di soste