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Eccezionale, come il suo sapore. Autentica, come la sua ricetta rimasta immutata e custodita nella fabbrica di Granada. Singolare, come il 1925- il suo anno di produzione. Affascinante come l’Andalusia, la sua terra di origine. Elegante, come la sua bottiglia verde. Alhambra Reserva 1925 è una birra da scoprire, raccontare, gustare.

«Oh Granada, buone tapas e 1925» risuona così, fino all’Alaska, nelle parole di una ragazza che parla spagnolo la nomea di quella città così profondamente ispanica ma anche spiccatamente araba e della sua icona per eccellenza: la birra Alhambra Reserva 1925.

È caliente come la Spagna con le sue corride e il flamenco. È moresca per la sua maestosa architettura. Granada, la perla dell’Andalusia, vive nella fusione di due culture diverse ed è famosa per essere la Mecca della birra. Al Andaluz, in arabo, significa “terra della luce” ed è anche per questo che nell’Alhambra Reserva 1925, prodotta dal Gruppo Mahou San Miguel, si riflettono toni dorati, un colore vivo e brillante con una schiuma pura e consistente.

Il prodotto rientra sotto il marchio Cervezas Alhambra, che prende il nome dai leggendari palazzi dove in passato vivevano i sultani Nasridi e la loro corte. Questa birra, in bottiglie verdi di vetro da 75 cl, ha un sapore inconfondibile grazie all’acqua purissima della Sierra Nevada e fa parte dell’identità collettiva di Granada, dove è prodotta per essere venduta in Spagna ed esportata in tutto il mondo.

«Avevamo una fabbrica che si limitava a produrre normalmente birra. Avevamo bisogno di qualcosa di nuovo, qualcosa che ci distinguesse. Nel mio ufficio c’era una bottiglia che Alhambra usava in passato. Una bottiglia verde senza etichette» racconta così in un’intervista Antonio Perera, Direttore di Cervezas Alhambra tra il 1992 e il 2007. Sotto la sua dirigenza è rinata Alhambra Reserva 1925, che reca sul suo packaging l’anno della sua creazione originaria.

Inizialmente l’idea ha riscontrato qualche difficoltà: non avere un’etichetta non poteva mettere in evidenza le caratteristiche necessarie del prodotto. Ma grazie alla fiducia di un’azienda di vetro è ripartita la produzione: «Avevamo già il contenitore, mancava l’interno» ha continuato il manager. La preparazione di Alhambra Reserva 1925 è stata realizzata dal Maestro Birraio Miguel Hernáiz Bermúdez de Castro, a cui è seguita l’introduzione sul mercato a cura del Direttore Marketing Miguel Ángel Ropero.

Il lancio è stato contenuto, con una distribuzione limitata e l’utilizzo di materie prime selezionate:“Hai messo l’etichetta, noi siamo la vera birra”. Nessuno si aspettava che in una sola settimana il prodotto andasse esaurito, tanto da divulgare un nuovo annuncio: “È finita, mi scusi”. Le numerose richieste quotidiane su dove poter reperire la birra hanno convinto ad una produzione continuativa ed è così che Alhambra Reserva 1925 è diventata una birra cult.

 

+INFO: www.cervezasalhambra.com/it

 

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