Tutto pronto per il St. Patrick’s Day 2016, la giornata dedicata al patrono d’Irlanda diventata una ricorrenza da celebrare il 17 marzo in tutto il mondo, gustando la birra dell’isola verde: magari una O’Hara’s, craft beer irlandese per antonomasia. Scopriamo aneddoti e curiosità sulla festa di San Patrizio!
L’avreste mai detto che in Irlanda, fino a qualche anno fa, non era possibile brindare a San Patrizio nel proprio pub di fiducia? Prima del 1970, infatti, in occasione della festa nazionale del santo patrono tutti i locali erano costretti a chiudere le serrande.
Per fortuna oggi non è più così e gli irlandesi, ma anche i cittadini del resto del mondo (pensate che persino a Singapore e nell’isola caraibica di Montserrat si celebra il St. Patrick’s Day) possono recarsi dal proprio publican di fiducia a ordinare una pinta di O’Hara’s Irish Stout, la birra scura simbolo del movimento brassicolo artigianale irlandese.
Ma non di sole Stout è fatta la ricchissima tradizione birraria dell’isola: molto apprezzate sono le Red Ale, birre dal colore rubino e dalla bassa gradazione alcolica, dolci e tostate al tempo stesso. Emblematica di questo stile è O’Hara’s Irish Red, particolarmente scorrevole grazie al finale luppolato.
Chi vuole andare ancora più a fondo della tradizione può invece provare Curim Gold, birra di frumento nata da un’antichissima ricetta gaelica. Se invece siete affascinati dalle nuove tendenze “a tutto luppolo” potete scegliere di brindare con una O’Hara’s Irish Pale Ale o con una Double IPA.
Non resta che selezionare un capo d’abbigliamento verde, come faranno 110 milioni di persone nel mondo, e scovare il pub O’Hara’s più vicino dove passare con gli amici la serata di giovedì: obbligatorio brindare con un sentito “Sláinte, alla salute”!
+info: www.interbrau.it