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Una vera e propria pioggia di premi quella che il noto critico enologico James Suckling ha assegnato ai vini spagnoli della Bodegas Artadi, su un panel di valutazioni che hanno coinvolto oltre 2.100 vini della penisola iberica. El Pison, una delle etichette più celebri della cantina, ha ottenuto il massimo punteggio, i 100 punti. Un riconoscimento che incoraggia a continuare il lavoro intrapreso e che riflette l’espressione più vera dei vini della Rioja, anche se di fatto Artadi ha abbandonato la denominazione qualche anno fa allargando il suo perimetro d’azione in altre zone e rimanendo uno dei produttori più rappresentativi della Rioja, portato in Italia da Ghilardi Selezioni che come sempre si conferma un grande conoscitore del mercato dei vini di qualità.
“Nel cercare un’azienda spagnola volevamo puntare sul massimo della qualità e Artadi è in assoluto fra le più prestigiose cantine della penisola iberica- spiega Pietro Ghilardi- Oltre ad avere la cantina in Rioja e lavorare con il Tempranillo, l’azienda ha investito in Navarra e nella doc Alicante il che ci ha permesso di avere un solo produttore ricoprendo le varie appellazioni”. Nata come cooperativa che riuniva 13 produttori della zona di Rioja Alavesa, Artadi dopo l’acquisto da parte di Juan Carlos Lopez de Lacalle è stata rivoluzionata, diventando in pochi anni una delle più blasonate cantine del mondo, grazie a una filosofia semplice. “Un terreno vivo, differenti terroir e vitigni autoctoni“. La rivoluzione di Juan Carlos inizia dal vigneto, con la conversione in agricoltura biologica e l’abbandono di pesticidi ed erbicidi. In cantina il tradizionale rovere americano venne soppiantato dal più elegante rovere francese, regalando più eleganza a vantaggio di sentori vanigliati. I vini non venivano più vinificati in un grande blend, ma i vigneti migliori iniziarono ad essere vinificati come Single Vineyard per esaltarne le caratteristiche del terroir. Nel dicembre 2015 una vera e propria scossa, con Artadi che decise di abbandonare ufficialmente la DOCA Rioja, una notizia che fece scalpore, per la prima volta che una delle cantine più famose di un’appellazione decise di non utilizzare più la denominazione in nessuno dei propri vini. Juan Carlos era disaccordo con il Consejo Regulador e voleva concentrarsi sui terroir e creare un sistema di Cru e villaggi stile Borgogna, ritenendo superato il sistema tradizionale di dividere i vini in Crianza, Reserva e Gran Reserva a seconda del periodo passato in botte, a vantaggio dei grandi produttori industriali. A seguito di crescenti pressioni da parte di altri piccoli produttori prestigiosi, nel giugno del 2017 il Consejo Regulador decise di concedere la promozione di Single Vineyard ma non ha cambiato idea sulla promozione dei singoli villaggi all’interno della DOCA. Artadi a tutt’oggi continua a non aderire al DOCA Rioja. Una scelta distintiva quella di Artadi che sta pagando in termini di riconoscimenti importanti di critica e di pubblico. 100/100 per Viña el Pison, fra i più iconici, ricercati e rari vini spagnoli, l’espressione massima della filosofa di Juan Carlos Lopez de Lacalle, che defnisce il vino come “pura simbiosi fra suolo, clima, vite e uomo”. Il vino è prodotto da 100% uve Tempranillo che provengono dal piccolissimo Cru Viña El Pison, appezzamento di terreno di 2,4 ettari in Laguardia piantato dal nonno di Juan Carlos Lopez nel 1945.
Anche gli altri vini di Artadi sono stati premiati da Suckling con ottimi punteggi. ARTADI El Carretil 99 punti, 100% Tempranillo proveniente dal Cru di 5,3 ettari, un vino che riflette una mineralità distintiva e una straordinaria complessità con vibranti aromi di frutti rossi, accompagnate da una struttura tannica importante ma mai eccessiva. ARTADI La Poza de Ballesteros 99 punti, 100% Tempranillo proveniente dal Cru di 3,6 ettari di La Poza de Ballesteros in Elvillar con un terreno argilloso profondo intervallato da calcare, vini di spessore e volume con intense note di frutta rossa matura. Fra tutti i Cru di Artadi è il più approcciabile da giovane ed ha un potenziale di 10 anni, un vino giudicato da Suckling maturo e ampio. ARTADI Quintanilla e ARTADI San Lazaro, sono stati inseriti per la prima volta in classifica con l’annata 2016 e spiccano tra i migliori vini spagnoli con 98 e 97 punti. Premiato all’interno della gamma di vini a singola vinificazione, anche il più giovane e il più fresco, ARTADI Valdeginés che ha raggiunto 97 punti, un vino strutturato e leggermente spigoloso e di grande potenza che continua ad evolversi e maturare per almeno 20 anni. Riguardo invece ai vini del villaggio, ARTADI Viñas de Gain Red e ARTADI Viñas de Gain, il bianco ha ricevuto rispettivamente 94 e 93 punti, per vini che rappresentano il tipico carattere dei vini prodotti nei villaggi di Laguardia ed Elvillar de Alava con il vitigni autoctoni Tempranillo e Viura.
INFO www.ghilardiselezioni.com
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