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Ancora nelle nostre menti le onde in spiaggia e il relax a bordo piscina (ma distanziati!). Tempo però di rientrare alla base, per riprendere da dove si era interrotto anche a causa del COVID-19; vi proponiamo allora sei cocktail perfetti per sposare il mood autunnale in arrivo.

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BLOOD AND SAND – Classicone degli anni ’30: solo perché non siete in spiaggia, non vuol dire che dovete per forza rinunciare alla sabbia (sand, ndr). L’affumicato dello scotch whisky incontra la gentilezza del vermouth dolce, del liquore alla ciliegia (Cherry Heering per essere perfetti) e la freschezza del succo d’arancia.

Blood and Sand (Foto Nikolaus Hines)

CHRYSANTHEMUM – Vermouth secco al massimo del proprio splendore, anche in questo caso una ricetta di inizio secolo: le note erbacee del vermotuh vengono esaltate dal Benedictine, poi l’aggiunta di un paio di gocce d’assenzio, per avere complessità e profondità raramente replicabili in altri cocktail.

Chrysanthemum

NEGRONI – Imprescindibile. Il leggendario drink dell’omonimo conte, nato a Firenze e figlio del genio di un bartender locale, Fosco Scarselli, che sostituì il gin con la soda di un semplice Americano. Parti uguali di gin, Campari e vermouth dolce: manca una fetta d’arancia, e la perfezione è lì nel bicchiere.

SPICY MINT AVOCADO MARGARITA – Vi sarete fatti una pancia così, quest’estate appena conclusa, dei classici Margarita. È il momento di una variazione: nello shaker, oltre alla ricetta classica di tequila, succo di lime e triple sec, si aggiunga qualche pezzetto di avocado per avere cremosità, di peperoncino per la piccantezza, e di menta per la freschezza, da pestare prima di agitare. Tumbler alto, bordo di sale, e magari un caminetto.

Spicy Mint Avocado Margarita (foto Tim Nusog)

AMARETTO SOUR – Un drink bistrattato, a volte schernito a causa della sua caduta in mani sbagliate: con i sour in generale non si scherza, far deragliare le ricette anche di pochi millilitri comporta disastri irrisolvibili. Jeffrey Morgenthaler, barista di Portland, USA, ha riproposto invece un twist più morbido e accattivante: Amaretto, bourbon, succo di limone e sciroppo di zucchero, cui aggiungere bianco d’uovo per la consueta schiumetta.

Amaretto Sour (foto Thomas Patterson/NY Times)

LAST WORD – Siamo negli anni precedenti al Proibizionismo, epoca di grandissime invenzioni da bere che ancora oggi andrebbero rispolverate e anzi insegnate. Parti uguali di gin, Maraschino, Chartreuse e succo di limone: una combinazione dolce, acidula, erbacea nello stesso tempo, che può lasciarvi senza parole.

fonte: liquor.com

 

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