Dopo aver rappresentato l’Italia nel Best of Rwanda, il prestigioso riconoscimento dello Specialty Coffee in Rwanda, prosegue l’impegno di Alberto Polojac nella ricerca del connubio perfetto fra qualità, sostenibilità e tracciabilità, a sostegno di una serie di iniziative che possano consentire sia ai produttori che ai consumatori di arricchire la propria vita attraverso il caffè.
Il Best of Rwanda è, infatti, una competizione locale che premia il miglior caffè non solo puntando a identificare il produttore più valido in termini qualitativi, ma garantendo anche agli importatori di testare direttamente aspetti fondamentali per lo sviluppo e il mercato del caffè quali le tecniche produttive, i livelli di pulizia, le condizioni di lavoro e le opportunità economiche che il caffè rappresenta per i Paesi in via di sviluppo.
Non a caso il primo posto è stato conquistato da Nova Coffee, un marchio appartenente al progetto ICU che produce il Café de Mama, un caffè lavorato e venduto esclusivamente da donne. La presenza di Polojac nella prestigiosa giuria è stata il frutto della sua devozione, concretizzatasi in un’attenzione costante alla realtà ruandese dello specialty coffee negli ultimi dieci anni, con almeno una visita all’anno sul campo.
Conclusosi il Best of Rwanda, Polojac, inserito nella strategia di formazione di ICU (Istituto per la Cooperazione Universitaria, onlus che realizza progetti di valorizzazione della filiera del caffè nei Paesi in via di sviluppo puntando a migliorarne la qualità del caffè e le condizioni di lavoro) e JICA (onlus giapponese che si occupa di progetti di sviluppo), è stato attivo nella promozione di un percorso di educazione dei produttori locali su temi come il riconoscimento della qualità, il processo di lavorazione del caffè e il cupping.
Le sessioni di formazione si sono svolte in tre luoghi distinti ma vicini fra loro, situati presso il lago Kivu, un paradiso lacustre che si estende lungo il confine occidentale con il territorio congolese. Il paesaggio intorno al lago è dominato da dolci declivi di terra fertile che degradano da oltre 1000 metri e incorniciano le acque trasparenti del lago, creando uno scenario di rara bellezza e un ambiente naturalmente ideale allo scopo.
A Mubuga, washing station già visitata in passato da Polojac, si è tenuta una lezione sui metodi di lavorazione. Successivamente, a Coocamu, situata proprio sul lago, si sono svolti il riconoscimento della qualità e il cupping, con diverse varietà e lavorazioni di caffè. Il percorso si è, infine, concluso a Kopakaki, dove è stata completata la formazione.
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