Bere quantità regolari di caffè ogni giorno potrebbe potenzialmente ridurre il rischio di sviluppare la sclerosi multipla. Questi i risultati di una nuova recente ricerca che potrebbe aiutare a combattere questa malattia. In particolare, il consumo di circa 900 ml di caffè (l’equivalente, ad esempio, di due caffè grandi della Starbucks) può ridurre fino al 30% il rischio di contrarre la sclerosi multipla.
Gli esperti, infatti, hanno scoperto che la caffeina può avere una proprietà neuroprotettiva e ha dimostrato di poter “sopprimere” le risposte infiammatorie del corpo. I ricercatori del Karolinska Institute di Stoccolma e gli studiosi della University of Maryland hanno esaminato questo interessantissimi studi: uno in Svezia che ha coinvolto ben 1.620 affetti da sclerosi multipla e un gruppo di 2.788 persone sane, un altro negli Stati Uniti; in entrambi gli studi è stato chiesto ai pazienti di quanto fosse il loro consumo di caffè giornaliero e per quanto tempo lo avessero bevuto.
I ricercatori hanno poi stimato l’assunzione di caffè prima dell’insorgere dei sintomi della sclerosi multipla in coloro che hanno sviluppato la malattia, confrontandoli poi con i gruppi di persone sane. Ebbene, i risultati hanno mostrato che il rischio di SLA si è mantenuto costantemente più elevato nelle persone che hanno bevuto un minor numero di tazze di caffè ogni giorno, anche dopo aver tenuto conto di altri fattori che potrebbero influenzare i risultati stessi. Nello studio svedese bere caffè è stato collegato a un minor rischio di SLA sia all’inizio dei sintomi, sia con cinque e dieci anni di anticipo. Tra coloro che hanno bevuto più di sei tazze piccole ogni giorno (più di 900ml) c’era un 28% di rischio più basso rispetto ai non bevitori di caffè di contrarre la sclerosi multipla. Insomma, i benefici del caffè sembrano davvero infiniti.
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