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Batte forte il cuore della Cantina di Soave, alla velocità di 28 mila bottiglie all’ora. Una giornata storica quella della grande inaugurazione della nuova cantina dopo lavori lunghi e complessi, non solo per la Cantina di Soave, per l’intera denominazione, ma per il mondo del vino italiano. Un quartiere generale dalle dimensioni monstre, con una capacità produttiva che arriverà a 80 milioni di bottiglie, investimento complessivo di 90 milioni di euro per la realizzazione. Numeri che fanno impressione, ma a impressionare è il sistema eccellente del Soave, un modello di efficienza che funziona. Non a caso in mezzo a una rappresentanza dei 2.300 soci di una delle cooperative più importanti in Italia, oltre a presenze istituzionali di rito c’era una buona fetta del vino che conta, ad ammirare la capacità di fare squadra del Soave.

MAMMA SOAVEE’ lo stesso sentimento di un genitore quando racconta dei traguardi dei propri figli, che cantina di Soave con amichevole orgoglio apre le porte – l’incipit del discorso del Presidente di Cantina di Soave Roberto Soriolo– Quest’opera è un frutto ulteriore di ciò che riesce a realizzare la vera cooperazione in campo vitivinicolo. Sviluppo dimensionale e creazione del valore, l’evoluzione del nostro settore è frutto dell’insieme vincente tecnici ambientali e umani”. La fase espansiva di Cantina di Soave dell’ultimo ventennio, una realtà con 121 anni di storia, è un lungo processo di accorpamento di altre cantine cooperative del territorio, per costituire ampie e solide basi su cui impostare vision e strategia. Cantina di Soave è passata da 1.000 soci ai circa 2.300, riguardo invece alla superficie vitata da 2.000 ai circa 6.500. “Siamo davanti alla più bella realtà che c’è in Veneto”- ha affermato senza mezzi termini il Governatore del Veneto Luca Zaia– sarebbe bello andare a vedere come sono cresciuti negli anni. Qualcuno dice che parlo sempre dei vini, siamo la Regione più i produttiva d’Italia con 11 milioni di ettolitri l’anno, ma abbiamo ancora margini di potenzialità e abbiamo un’altra particolarità: non facciamo vini comuni, qui a Soave non a caso abbiamo la Doc e la Docg”. Momento clou dell’inaugurazione quando è stata scoperta la targa celebrativa che verrà apposta sulla facciata della Cantina a ricordo e testimonianza del significato e del valore di questi imponenti lavori di modernizzazione e ampliamento.

PROCESSO INTEGRATOLa vera essenza di questa cantina è ciò che contiene, l’intervento ha coinvolto tutte le funzioni dell’azienda, dagli uffici al depuratore, il fulcro dell’investimento è la parte industriale, ciò che risulta veramente innovativo- le parole del Direttore Generale di Cantina di Soave Bruno Trentini– Gli impianti sono stati realizzati seguendo un principio originale, ovvero considerare tutta la fase produttiva, dal condizionamento del vino, affinamento, imbottigliamento, preparazioni, logistica non come singole operazione ma come un unico processo integrato in tutte le sue funzioni, il tutto controllato da apposito software. In pratica l’enologo sceglie il vino da affinare, la tipologia, la quantità da imbottigliare, le correzioni, i dosaggi”. Imponenti lavori di modernizzazione e ampliamento, per una totale riorganizzazione del quartier generale, su una superficie di oltre 11 ettari, di cui 35 mila mq coperti. Parola d’ordine automatizzazione, dal magazzino con una capacità 17 mila posti pallet, pari a 8 milioni di bottiglie, all’affinamento automatizzato su una superficie di 4 mila mq, che alimenta le due linee di imbottigliamento in maniera completamente automatica, in modo da avere il controllo totale su ogni operazione, con un margine d’errore prossima allo zero. Un ampliamento che ha riguardato anche l’area di vinificazione e stoccaggio, con l’automazione completa delle fasi di stabilizzazione tartarica, proteica e biologica, spazio a una nuova ala uffici e rifacimento dell’ala preesistente, per un totale di circa 1.200 mq.

SOAVE NEL MONDO Per un giorno Soave è l’ombelico del mondo, grazie a una realtà capace di di affermarsi su tutti i canali di vendita, da quello moderno, con i volumi più significativi, fino ad arrivare alla mescita qualificata. Con i propri vini di alta gamma Cantina di Soave si è inserita all’interno dei canali di vendita più prestigiosi, dalle enoteche ai ristoranti più rinomati. Non a caso i top brand dell’azienda sono presenti nei mercati di tutto il mondo in più di 60 Paesi, fioccano ogni anno prestigiosi riconoscimenti all’interno dei più importanti concorsi vinicoli internazionali, su tutti il prestigioso titolo Italian wine producer of the year, dall’IWSC – International Wine & Spirits Competition, storico e autorevole concorso enologico internazionale. L’ampliamento della base produttiva darà un ulteriore impulso allo sviluppo sui mercati del vino, portando avanti la crescita commerciale, con particolare attenzione al mercato estero. Nel viaggio alla scoperta della nuova cantina, le più fotografate sono state le due nuove linee di imbottigliamento, realizzate dall’azienda Bertolaso, che assicurerà la gestione di 28 mila bottiglie all’ora di vino fermo, frizzante e spumante, con un potenziale di 80 milioni di bottiglie l’anno, rispetto alle 30 milioni precedenti. In termini concreti per Cantina di Soave significherà imbottigliare tra il 50 e il 60% del conferito dei soci, le uva di proprietà, la principale garanzia di qualità per un’azienda a tutta filiera: dal grappolo alla bottiglia L’impianto è caratterizzato da un elevato grado di automazione, che permette più efficienza nei cambi formato e una maggiore qualità nel packaging.

Bruno Trentini

DATA DA SEGNAREOggi non è una festa, ma è la festa. Il 20 settembre dovrebbe essere una data da segnare in rosso sul calendario, non si tratta dell’inaugurazione di una semplice cantina, ma un evento di successo che coinvolge l’intero paese e la nostra comunità. Un coinvolgimento sotto vari aspetti: urbano, viabilistico, occupazionale, per continuare a dare un futuro a questo paese e alla denominazione Soave”. Nelle parole del sindaco di Soave Gaetano Tebaldi, si capisce che tutto ruota intorno al vino. Basta fare in giro nella cittadina murata a ridosso del Castello, una vera bomboniera. Tra enoteche e locali che respirano di vino, nella Chiesa nella via principale del paese di fianco alla fonte battesimale le fotografie dei bambini appena battezzati sono appese insieme a grappoli di garganega. I circa 7.000 abitanti di Soave potranno beneficiare degli investimenti in opere pubbliche, oltre 7 milioni di euro, che riguardano principalmente la viabilità e il verde. Alleggerito l’accesso al paese, dirottando il traffico dei mezzi pesanti sulla nuova circonvallazione SP37 Strada dei Ciliegi, contribuendo così a migliorare la qualità della vita della zona. L’obiettivo è quello di modificare positivamente la percezione del paesaggio all’interno del paese, significative in tal senso sono anche le opere che riguardano il verde pubblico, con aree verdi e parcheggi per riqualificare tutto il fronte est della Cantina, migliorando così l’impatto visivo di chi accede al centro urbano da Viale della Vittoria, con effetti positivi sulla qualità dell’aria e dell’ambiente.

FUTURO SOSTENIBILE Tra i tanti dati e discorsi, la parola sostenibilità è stato uno dei termini più utilizzati, ma non a caso. Basti pensare al nuovo depuratore sotterraneo di tipo tradizionale con aria e fanghi attivi, con una capacità di 25 mila abitanti equivalenti. La copertura della Cantina è completamente coibentata e su una parte sono stati apposti 437 pannelli fotovoltaici, pari ad una superficie di 717 mq, per la produzione di energia rinnovabile utile al funzionamento del magazzino meccanizzato. Studiato anche un nuovo sistema per la gestione delle acque meteoriche. Le acque dei tetti vengono convogliate in apposite “vasche di calma” e poi rilasciate nel sottosuolo attraverso delle trincee drenanti. “Quella di Cantina di Soave è un’evoluzione instancabile e continua – chiosa il Direttore Generale Bruno Trentini – sempre nel pieno rispetto delle proprie origini, della grande tradizione di cui è orgogliosa erede, oltre che dell’ambiente, che è il bene più prezioso. L’innovazione è essenziale proprio per portare avanti quei valori che da sempre sono l’anima della storica casa vitivinicola: la valorizzazione delle denominazioni del territorio e il rafforzamento dei brand aziendali”.

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Scheda e news:
CADIS 1898 già Cantina di Soave

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