Un percorso partito all’inizio della seconda metà di agosto con la raccolta delle uve che vanno a comporre le basi degli spumanti e poi giunto al termine a fine settembre con le ultime varietà a bacca rossa a maturazione medio-tardiva.
È un bilancio positivo quello tracciato da Cantina Lavis dopo la vendemmia, che ha coinvolto i circa 800 soci che curano 750 ettari di vigne posizionate nelle colline di Lavis, Sorni e Meano, tra i caratteristici terrazzamenti della Valle di Cembra, sino ad arrivare a Isera in Vallagarina, oltre ad alcuni appezzamenti presenti nel territorio altoatesino.
“Le impressioni sono sicuramente positive sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo” commenta l’enologo Ezio Dallagiacoma. “Per quanto riguarda le uve a bacca bianca osserviamo la presenza di un profilo aromatico molto interessante e di una bella intensità olfattiva, mentre per quella a bacca rossa spiccano le componenti fruttate e la freschezza complessiva”.
Ripercorrendo la stagione agronomica, l’annata 2020 è stata caratterizzata dalla presenza di un andamento climatico favorevole ad avvio stagione riscontrato un po’ in tutte le zone dove i soci della cantina Lavis coltivano le loro uve. “A differenza dello scorso anno quest’anno non ci sono stati eccessivi sbalzi climatici” continua Dallagiacoma. “Complessivamente l’evoluzione delle uve nel 2020 possiamo considerarla quindi regolare, con la presenza di grappoli che sono maturati in maniera sana. Certo, le piogge di giugno, luglio e agosto hanno richiesto un particolare impegno in vigna per evitare l’insorgenza di malattie fungine. Tuttavia, grazie alla esperienza e alla dedizione dei soci della nostra cantina, la situazione è stata ben gestita e ha portato ad un raccolto di buona qualità”.
La vendemmia è iniziata ufficialmente il 19 agosto, nonostante le temperature miti avessero fatto pensare ad un anticipo di almeno una settimana. “In realtà non ci si è discostati molto dalla vendemmia del 2018” commenta sempre l’enologo della cantina.
Per quanto riguarda le singole varietà che la Cantina Lavis alleva nei diversi territori nei quali operano i suoi soci, c’è soddisfazione sia per l’equilibrio generale raggiunto che, in particolare, per la maturità complessiva delle uve medio-tardive. “In alcuni territori collinari, in particolare per le varietà più tardive coltivate ad altitudini elevate, abbiamo riscontrato picchi qualitativi che ci lasciano ben sperare. Daranno origine a vini di carattere e buona longevità”.
“È un’annata che certamente archiviamo tra quelle di buon livello – conclude Dellagiacoma –. I nostri soci sono stati molto bravi a gestire i vigneti durante le piogge estive, nonché a selezionare con grande accuratezza le uve durante la vendemmia in funzione delle diverse tipologie di vino che produciamo”.
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