Il gruppo danese Carlsberg, a seguito dell’acquisizione (congiuntamente con Heieneken) della Scottihs & Newcastle, ha ereditato la Brasserie Kronenboug in Francia. Dopo l’insediamento del nuovo management, la società francese subirà un processo di riorganizzazione che prevede un esubero di 214 persone su un totale di circa 1.400 dipendenti. Il piano punta al miglioramento della redditività aziendale attraverso una organizzazione più corta ed essenziale, unitamente al rilancio commerciale dei marchi aziendali che da tempo accusano perdite di quota di volumi in Francia.
Kronenbourg, leader francese della birra, acquistato di recente dal gruppo danese Carlsberg, sopprimerà 214 dipendenti su un totale di 1.390, da oggi e fino al 2010, secondo il piano di riorganizzazione annunciato dalla direzione della società. Oltre al raccorciamento dei circuiti decisionali da 8 a 4 livelli gerarchici, il piano intende ri-orientare tutte le funzioni dell’impresa per assicurare un miglior servizio al consumatore. La riduzione dei consumi di birra in Francia sta avendo ripercussioni negative anche sui volumi di Kronenbourg, principale produttore transalpino. Ed è proprio questa caduta di volumi che ha portato all’accelerazione di un piano di ristrutturazione e rilancio. “Siamo in una società che va male in un mercato che va male. Diventa allora inevitabile agire e riconquistare i clienti”: così ha dichiarato Thomas Amstutz, il nuovo presidente di Brasseries Kronenbourg
Les Brasseries Kronenbourg (marche Kronenbourg, 1664, Kanterbrau, Grimbergen ….) detengono un terzo del mercato francese della birra e nel 2007 hanno realizzato un giro d’affari di 855 mio d’euro. I volumi di vendita sono tuttavia in calo da diverso tempo. Negli anni passati la perdita è stata contenuta intorno all’1% all’anno, ma le vendite dei primi mesi del 2008 segnano perdite del 6%. Il sindacato dei lavoratori in un proprio comunicato contesta che la redditività passi attraverso la soppressione dei posti di lavoro. Questo non risolve i problemi della perdita di volumi sul mercato, dovuta alle scelte strategiche sbagliate da parte del management aziendale.
Fonte : Agencie France Press
INFOFLASH STORICO SU KRONENBOURG
L’origine della società risale al 1664 allorché J. Hatt, diventato maestro birraio, entra nella brasserie di Canon a Strasburgo. Poco dopo Hatt acquista lo stabilimento e ne sviluppa l’attività, che sarà continuata ininterrottamente dai suoi discendenti. Nel 1850 la birreria viene spostata sulle alture di Cronenbourg, che all’epoca si iscriveva con la K. Da qui la denominazione della marca Kronenbourg che poi diventerà anche la ragione sociale del gruppo. Lo sviluppo internazionale della birreria viene avviato dopo la seconda guerra mondiale e già nel 1959 la birreria commercializzava i suoi prodotti in tutte le nazioni confinanti con la Francia. Nel 1970 la famiglia Hatt annuncia la fusione con les Eaux d’Evian (gruppo BSN), dando così vita ad un gruppo di dimensione europea, che con una quota del 40% controllava il mercato nazionale francese. Nel 1977 la famiglia Hatt, in disaccordo con Antoine Ribaud, patron della BSN, esce dalla società, che già allora produceva 6 milioni di hl di birra. Il controllo integrale della società passa quindi al gruppo BSN, diventato poi gruppo Danone. Nel 1986 la società si fonde con Kanterbrau e diviene Brasserie Kronenbourg. Nel 2000 il gruppo Danone disinveste dal settore e cede Kronenbourg al gruppo scozzese Scottish & Newcastle. Nel 2008 la società passa al gruppo danese Carlsberg. La società francese opera anche sul mercato italiano da diverso tempo, dove in passato aveva preso il controllo della birreria bresciana Whurer. Nel 1988 la Whurer viene incorporata nella Peroni alla quale vengono concessi i diritti di produzione e distribuzione (tuttora in vigore) del marchio Kronenbourg in Italia.
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