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L’ultimo report di Mediobanca sul settore vini in Italia fornisce un’ampia analisi dei produttori nazionali.  All’interno di questa analisi viene focalizzata l’attenzione anche sulle principali operazioni di merger & acquisition (M&A) che hanno come oggetto le aziende vinicole nazionali. Di seguito riportiamo le principali informazioni e i dati aggiornati su questo fenomeno fornite dal report.

Il mondo del vino negli ultimi anni è stato al centro di acquisizioni, fusioni e aperture del capitale. A livello globale nel 2021 le operazioni di M&A hanno raggiunto il valore di 8,1 miliardi di dollari, in crescita di 4,5 volte rispetto al 2020 (1,8 miliardi). Nello stesso anno in Italia le transazioni, che nella maggior parte dei casi si realizzano mediante l’acquisizione di aziende da parte di investitori nazionali, hanno raggiunto i 496 milioni di euro, in crescita del 119% sul 2019.

Anche in Italia si assiste ad un incremento delle operazioni di M&A con il fine principale di accrescere la dimensione aziendale delle imprese vinicole per renderle più competitive sui mercati internazionali e conseguendo una maggiore diversificazione sia in termini di prodotti che di mercati e canali distributivi. La Tabella riporta le principali operazioni di M&A che hanno interessato le società vitivinicole italiane dal 2022 a metà maggio 2023, escludendo quelle relative ai pure player specializzati nella vendita on-line.

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ll fenomeno ha coinvolto soprattutto processi di natura industriale volti alla crescita sui territori di maggiore successo del vino. È il caso dell’Abruzzo dove hanno sede la Ciccio Zaccagnini, primo acquisto di Argea, nuovo polo del vino nato dall’aggregazione di Botter e Mondodelvino sotto la regia di Clessidra, e la Tenuta Ulisse rilevata dalla società di private equity White Bridge Investments II.

La Sicilia, e in particolar modo il territorio dell’Etna, ha catturato l’attenzione dell’imprenditore Renzo Rosso. Il patron di Diesel, già proprietario della cantina Diesel Farm, attraverso la holding Red Circle Investments ha rilevato il 40% della Cantina Benanti. In precedenza aveva accresciuto fino al 10% la propria quota della Masi Agricola, azienda vitivinicola quotata nel cui capitale ha fatto ingresso anche il fondo di previdenza agricola Enpaia che detiene il 6,2% del capitale. L’impegno dell’imprenditore veneto nel mondo del vino è proseguito nel 2023 con l’acquisizione, attraverso la nuova società di investimento Brave Wine Holding, della piemontese Josetta Saffirio.

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Il vino richiama sempre più capitali provenienti da imprenditori operanti in altri settori. Ne sono una dimostrazione l’ingresso dell’imprenditore milanese Carlo Bonomi in Capichera (100%) o il passaggio di proprietà della Cantina La Giuva a Sandro Veronesi, patron del Gruppo Calzedonia, già presente nel settore con l’insegna commerciale Signorvino. L’interesse per il settore della famiglia inglese Hands, attiva nel mondo dell’alta finanza e dell’hotellerie di lusso, ha portato invece all’acquisizione in territorio toscano di Tenuta San Gervasio tramite l’azienda di proprietà Villa Saletta. L’ingresso nell’assetto societario di Cantine Caprai del gruppo Orlean Invest Holding si inserisce nel contesto della più ampia operazione di acquisizione del brand Cruciani, specializzato in cashmere per l’alto di gamma, di proprietà della famiglia Caprai.

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Riassetti societari familiari ricorrono nell’accordo di cessione a Fracesco Illy, da parte dei fratelli, della proprietà della cantina Mastrojanni, appartenente al Gruppo Illy tramite Polo del Gusto, in cambio della propria quota di partecipazione nella holding di famiglia. La Famiglia Moretti è tornata a controllare il 100% di Terre Moretti Distribuzione con l’uscita del fondo asiatico Nuo Capital, precedentemente proprietario del 30%. Il mondo assicurativo compare invece attraverso le Generali che, dopo aver riorganizzato le proprie cantine nelle Tenute del Leone Alato, ha ampliato il perimetro della divisione vinicola del gruppo con la società toscana Duemani.

Nell’ambito delle operazioni di M&A si consolida sempre più il rapporto tra Italia e Stati Uniti, il primo importatore a volume del vino nazionale e primo Paese al mondo in termini di consumo di vino. Ne sono una testimonianza l’acquisizione del distributore Enovation Brands da parte di IWB, l’investimento di Santa Margherita in Roco Winery, una delle cantine più prestigiose dell’Oregon, e la più recente chiusura dell’accordo di acquisizione della piena titolarità di Stag’s Leap Wine Cellars, azienda della Napa Valley, da parte della Marchesi Antinori.

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Attori di nazionalità francese compaiono, invece, nel passaggio di proprietà della tenuta Isole e Olena da Paolo De Marchi e famiglia al gruppo di investimento francese EPI, già proprietario 35 di Biondi Santi. Prosegue il percorso di espansione di Prosit Group SpA che, dopo aver acquisito il 100% di Cantina di Montalcino, unica cooperativa nella zona del Brunello e prima realtà toscana ad entrare a far parte del gruppo, ha annesso anche la casa vinicola lombarda Caldirola (marchio La Cacciatora).  Si allarga ulteriormente anche il perimetro della quotata IWB che, approdando in Toscana, ha sottoscritto l’accordo di acquisizione del 100% delle società Barbanera e Fossalto, di proprietà della famiglia Barbanera.

Inoltre, nel 2022, si sono concluse le operazioni che hanno visto la Contri Spumanti al centro di importanti trasferimenti azionari. Tra le unioni puramente industriali si annoverano: l’ingresso nel perimetro della cooperativa romagnola Terre Cevico della cantina trentina Orion Wines, l’espansione nel territorio bolgherese dell’Agricola San Felice, parte del Gruppo Allianz, grazie all’acquisizione di Batzella, l’allargamento dei confini regionali della Settimo Pizzolato Holding che si è spinta in Toscana per acquisire la Casale III dedita all’agricoltura biologica e il debutto nelle Langhe di Piccini 1822 che ha aggiunto alla sue cinque tenute di proprietà la Cantina della Porta Rossa. A queste operazioni si aggiungono l’acquisizione dell’azienda di spumanti 900wine, prima etichetta italiana a diventare un NFT, da parte dell’importatore e distributore Fast Time e la nascita del gruppo vinicolo Veraison dall’unione delle aziende Salvaterra, Progetti Agricoli e 4RU.

+INFO:
www.areastudimediobanca.com/it/catalogo/tipologia/indagine-sul-settore-vinicolo

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