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Contro ogni difficoltà. Simone Molè è il miglior bartender d’Italia per Diageo: dopo importanti piazzamenti negli anni passati, è arrivato il trionfo alla tappa nazionale della celebre World Class. Si giocherà la finale mondiale, in una nuovissima veste contemporanea.
Molè supera quindi gli altri due finalisti, Vincenzo Pagliara del Laboratorio Folkloristico di Pomigliano d’Arco (NA) e Haneul Lee di Hagakure Noh Samba di Bari, convincendo la prodigiosa giuria della finalissima, composta da Antonio Parlapiano del Jerry Thomas di Roma, Claudio Perinelli del Soda Jerk di Verona e Alex Frezza de L’Antiquario di Napoli. Sembrano lontani i fasti delle kermesse Diageo, che negli ultimi anni si sono distinte per grandiosità e campagna mediatica, ma con quanto a disposizione il risultato è stato ottimale
In semifinale, i concorrenti erano stati chiamati a spedire ai giudici le proprie creazioni in versione ready to drink, stante l’impossibilità di riunirsi fisicamente. L’ultimo atto si è invece tenuto live, al Drink Kong di Roma, seppure a porte chiuse e nel rispetto delle normative antiCovid.
Per Molè già tra i finalisti nel 2018 e 2019, all’orizzonte adesso la finale mondiale, in origine programmata a Madrid ma che recentemente Diageo ha annunciato di aver dirottato su una piattaforma virtuale: per la prima volta nella storia si avrà una finale mondiale completamente in streaming. Anche se solo in digitale, se ne assaggeranno comunque delle belle, per proclamare il bartender dell’anno, in un anno così particolare.
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