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Nonostante le perturbazioni che ancora minacciano i cieli della Lombardia, si spera solo in ventate passeggere, la primavera è ormai entrata nel clou e sta prendendo il sopravvento nei guardaroba e negli umori. È tempo quindi di mettersi in sintonia con i primi caldi e le prime belle giornate, grazie ai drink a base gin che i cocktail bar statunitensi hanno messo in lista per la stagione.

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FLØRODORO (LONGWAY, NEW ORLEANS) – Nel 2018 aprì annunciato da squilli di trombe (jazz, chiaramente) come uno dei ristoranti da tenere d’occhio. Il Longway è nel (o forse è il) cuore del quartiere francese, innestato in un edificio del 1794 con tanto di cortile in mattoni e luminarie. Il menu è vario e ispirato, con la casseruola vegetariana o una Bolognese rivisitata con maiale, manzo e spaghetti (siate coraggiosi). Il bar è una chicca gestita dal direttore Liam Deegan: linea classica, il Flørodoro è un mix semplice ma delizioso di gin Botanist, fino sherry, lime, Giffard crème de framboise e ginger beer.  Radioso, fruttato, leggermente speziato e floreale.

Florodoro – New Orleans

A NIGHT IN TUNISIA (ROSA ROSA, PORTLAND) – Il Rosa Rosa è il ristorante del Dossierhotel, aperto dallo chef Vitaly Paley e sua moglie Kimberly alla fine dello scorso anno. La firma sulla drink list è dell’esperto Charles Hildreth, e A Night in Tunisia è una delle sue creazioni di punta: scheletro Negroni (gin, Campari e Cinzano 1757 rosso) riscaldato da cannella, cardamomo, spezie, finocchio e anice stellato.

A Night in Tunisia – Portland

VERNAL EQUINOX (MOONGATE LOUNGE, SAN FRANCISCO) – Sexy e caldo, il Moongate Lounge si piazza nella Chinatown di San Francisco con i suoi divani in velluto rosso e una volta a cupola illuminata. Sono solo sei i drink della casa, che si avvicendano con sei stagionali ogni quattro mesi, basati sul calendario cinese. Il Vernal Equinox si compone dell’olandese Bobby’s Schiedam dry gin, con gelsomino e bitter al melone, alleggerito da sedano, cetriolo e mele. Il tocco finale è uno sweet and sour mix della casa, fatto con ananas, arancia, limone, lime, miele e aceto di riso.

Vernal Equinox – San Francisco (foto Virginia Miller)

COCO’S WITH ME (67 ORANGE STREET, NEW YORK) – Il primo cocktail bar di Harlem, fondato dieci anni fa da Karl Franz Williams e ancora oggi punto di riferimento della scena newyorchese. Per l’apertura fu chiamato David Libespere direttamente dalla Francia, da semplice fattorino a bar manager di grido: il suo Coco’s with Me vede Plymouth sloe gin, limone e mirtilli, con un’aggiunta erbacea di sciroppo di rosmarino e bitter al finocchio.

Coco’s With Me (New York) (Foto Virginia Miller)

WHERE THE RED FERN(ET) GROWS (WATERTABLE, HUNTINGTON BEACH) – Come se la strepitosa vista sull’Oceano non bastasse, il Watertable e i drink di Tanner Johnson valgono abbondantemente un’eventuale tappa, fosse anche soltanto per ammirare i vari cocktail che implementano l’affumicatura in ogni sua versione. Il Where the Red Fern(et) Grows combina gin Botanist, Fernet-Branca, sciroppo di zenzero, limone e uno shrub di frutti rossi dell’abete Douglas, per rievocare le foreste della California.

Where the red Fern(et) Grows – Huntington Beach (foto Virginia Miller)

PLEASURE SEEKER (NAIVE, LOUISVILLE) – Pionieri di una svolta vegetariana, al Naive di Louisville si respira un’aria hipster e affascinante, portata avanti dai coniugi Catherine MacDowall e Michael Kerrigan. Il Pleasure Seeker è, per l’appunto, un drink piacevole a base gin e tè, che combina un infuso alla crema di cassis, elevato con frutto della passione, lime e Tiki bitters.

Pleasure Seeker – Louisville

fonte: liquor.com

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