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All’approssimarsi delle Feste, Federalimentare ricorda che i consumi nazionali complessivi del Paese sono stati pressoché stazionari nel quadriennio di crisi che abbiamo alle spalle. Essi hanno accumulato solo nell’ultimo biennio una perdita di circa 2 punti in termini reali rispetto al livello pre-crisi. Quelli alimentari, invece, hanno accusato in parallelo un vistoso calo cumulato fra i 9 e i 10 punti percentuali, con un taglio specifico, nel 2012, tra i 2,5 e i 3 punti. “Le ragioni del fenomeno – dichiara il Presidente Federalimentare, Filippo Ferrua – si legano in gran parte al fatto che i consumi totali sono stati sostenuti in questi anni dalla crescita dei prezzi dell’energia e dei servizi, in particolare quelli tariffari, mentre le famiglie, dopo questi drenaggi della spesa e dopo l’accentuarsi della pressione fiscale, si sono rivolte in gran parte proprio al comparto alimentare per limare quotidianamente le spese”.

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In questo quadro, le prospettive per il cenone di Natale non possono essere ottimistiche. “Il contesto, infatti – prosegue Ferrua – rispetto alla sostanziale tenuta del Natale 2011, è aggravato dalla “novità” dell’IMU sulla prima casa, che costituirà un ulteriore, forte drenaggio di spesa per l’80% delle famiglie italiane proprietarie di casa. Ne deriva un calo di spesa alimentare valutabile oltre i 100 milioni di euro in occasione delle prossime Feste. Un’ulteriore conferma della china pericolosamente recessiva innescata dall’inasprimento della pressione fiscale, che spero induca il Governo a reperire le risorse necessarie a scongiurare il prossimo aumento dell’IVA previsto a luglio ”.

INFOFLASH/FEDERALIMENTARE
Federalimentare è la Federazione aderente a Confindustria che, con le sue 17 Associazioni di categoria, oltre alle 2 Associazioni aggregate, rappresenta e tutela l’Industria alimentare in Italia, seconda industria manifatturiera del Paese dopo quella metalmeccanica. In Europa, Federalimentare aderisce alla fooddrinkeurope. Alla fine del 2011 il fatturato complessivo del settore ha raggiunto i 127 miliardi di euro, con un’occupazione globale di 408.000 addetti distribuiti in 6.300 piccole, medie e grandi aziende L’Industria alimentare italiana – che insieme ad agricoltura, indotto e distribuzione rappresenta la prima filiera economica del Paese – acquista e trasforma circa il 72% delle materie prime nazionali. Inoltre è ambasciatrice del made in Italy nel mondo, dal momento che il 76% dell’export alimentare è costituito da prodotti industriali di marca. L’export ha raggiunto complessivamente i 23 miliardi di euro. +info: www.federalimentare.it/

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