Due enologi, Christian Gastaldelli e Matteo Castagna, per un Wine Club fuori dagli schemi. Il 1° luglio è stato lanciato Fora Bina Wine Club, un progetto enoico davvero interessante, in vendita sul link del sito per tutti gli iscritti alla community i primi tre vini nati da una ricerca dei migliori vigneti e vitigni della provincia di Verona, selezionati personalmente dai due enologi, uniti non solo da una passione per il proprio lavoro, ma anche da un’amicizia di lunga data.
Un lavoro minuzioso in ogni dettaglio durato per anni, prima di dar vita a questo progetto. Studio e ricerca sul campo per dare vita al Fora Bina Wine Club, una sorta di laboratorio sperimentale per fare vini decisamente fuori dai binari. Fora Bina significa letteralmente in dialetto veneto, essere “fuori dai binari”, quindi pensare e agire in modo totalmente diverso dalla massa. Un motto che i due enologi mantengono nei fatti e attraverso una serie di servizi pensati per i loro appassionati, con contenuti educational sia social che web, newsletter, eventi dal vivo ed eno-tour. “Abbiamo investito anni negli studi e nel lavoro di consulenti per fare vini che volevano gli altri. Ora è arrivato il momento di mettere in bottiglia tutte le nostre competenze, e di diffonderle sia coi nostri contenuti educational, video e social e con una chat esclusiva riservata ai nostri iscritti” – spiegano i due enologi. Il Wine Club Fora Bina conta oggi su circa 1.100 iscritti che guardano ogni giorno i contenuti educational creati dai due enologi, un filo diretto con una interazione costante e senza limiti.
La sostenibilità ambientale e viticola è per Fora Bina un valore fondamentale, applicata con coerenza su vari ambiti. Sostenibilità nella selezione della materia prima, le uve vengono acquistate da viticoltori esperti e provenienti da vigneti che rispecchiano l’alta idea di viticoltura: in collina, vicino ad altre coltivazioni come ciliegi e olivi, o boschi, oppure in zone con ecosistemi integri e ricchi di biodiversità, lontano dalle monocolture delle pianure, vigneti dove viene preferito il lavoro manuale e vengono ridotti i passaggi di trattori e mezzi meccanici. Le uve selezionate vengono sottoposte ad accurate analisi che garantiscono sicurezza di salubrità. I prodotti utilizzati nelle vinificazioni sono di origine naturale e privi di allergeni. Non vengono utilizzati prodotti di sintesi o chimici (al di fuori del metabisolfito in dosaggi molto bassi), tutti i vini prodotti sono non chiarificati e non filtrati. La produzione, lo stoccaggio, il packaging sono effettuati con tecniche e materiali sostenibili volti a ridurre l’impatto ambientale, anche per il trasporto delle uve dal campo alla cantina e per i vari spostamenti usano un furgone a metano, mentre la cantina è dotata di impianto fotovoltaico che consente di abbattere i costi e i consumi energetici necessari per le operazioni di vendemmia.
Compagni di studi alla facoltà di Enologia e Viticoltura di Verona, oggi amici e soci del progetto Fora Bina con due percorsi trasversali nel mondo del vino. Dopo la laurea Christian Gastaldelli trova lavoro in una azienda leader di prodotti e servizi enologici, entra in contatto con molte cantine e realtà diverse, ma il desiderio di essere protagonista della vinificazione lo porta a cambiare lavorando in una grande cantina privata della provincia, per poi cambiare ancora. “Ho deciso di abbandonare quel mondo, e insieme con Matteo, compagno di studi e poi collega, e grazie anche a un pizzico di follia abbiamo fondato Fora Bina per riuscire finalmente a prendere quelle “perle enologiche” e farle arrivare al nostro pubblico senza compromessi, con la possibilità di vivere la cantina ogni giorno e assaggiare con noi vini rari e unici”. Matteo Castagna, marito e padre di due figli, grande appassionato di auto sportive e trattori storici, è nato e cresciuto in un piccolo paese in mezzo alla natura in provincia di Verona. A 24 anni la prima esperienza di lavoro all’estero come Lab Techinician per uno dei più grandi gruppi spumantizzatori francesi in California, poi con un contratto universitario l’esperienza l’anno dopo in un importante produttore vitivinicolo in Romania, da cinque anni è Responsabile Tecnico di Qualità, Ricerca e Sviluppo di un’altra azienda internazionale operante sempre nel settore prodotti e servizi enologici. “La sfida con Christian è di ritornare alla tradizionalità della lavorazione delle uve supportati dalle nostre diverse conoscenze nel campo con un occhio sempre puntato al futuro. Non ci definiamo né maestri né guru, ma la nostra idea è di essere, con l’aiuto del nostro pubblico, divulgatori dei saperi enologici tradizionali e futuri”
I vini sono davvero molto interessanti, si parte del Bina B1: Bianco IGT Verona 2023, da Garganega e Trebbiano basi varietali tipiche veronesi, il Bina PK1: Rosato IGT Verona 2023, un rosato in stile provenzale da Corvinone e il Bina F1: Bianco Frizzante IGT Verona 2023, Pét-Natnaturale da rifermentazione in bottiglia. La numerazione riportata in etichetta indica l’annata vendemmiale numero 1 del Fora Bina Wine Club, proprio per distinguere dalle prossime bottiglie prodotte. Anche la bottiglia scelta da vetro riciclato è diversa, le due spalle non sono perfettamente allineate, ma volutamente storte, in vero stile Fora Bina. Vini in edizione limitata, che rappresentano sia l’andamento vendemmiale di ciascun anno, che la scelta produttiva e la valorizzazione del vitigno, confermandosi ogni volta come una sorpresa, sia per la varietà che per la tipologia. Nell’autunno 2024 verrà lanciato anche un rosso, mentre nel 2026 l’offerta vedrà un altro rosso da evoluzione, per un totale di circa 6400 bottiglie.
INFO forabina.com/
