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Tutto pronto per la ventesima edizione di Golosaria, una tre giorni al via questo week end da sabato 6 a lunedi 8 novembre al Mi-Co Milano Congressi. Ma intanto per scaldare i motori Golosaria ha messo in scena una cena conviviale mercoledì 3 novembre. Un incontro pensato per brindare alla ripartenza di Golosaria a Milano nel segno della Colleganza, al Ristorante Piazza Repubblica di Milano. In cattedra lo chef Matteo Scibilia che ha proposto un menu originale e creativo per esaltare il pescato di fiume e di lago lombardo, in abbinamento a una selezione di spumanti e di vini della denominazione di Garda Doc, Official Wine di Golosaria Milano 2021, che accompagnerà tutti i momenti salienti della manifestazione.

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“Abbiamo avuto la possibilità di assaggiare un grande menù a base di pesce di lago e di fiume, per un menù insolito ma dal grande valore aggiunto che per la proposta di ristorazione di Milano – ha spiegato Paolo Massobrio, patron di Golosaria– E’ stata una serata piacevole per avvicinarci alla ventesima edizione di Golosaria, mi ha fatto piacere che nella selezione dei vini di Garda Doc serviti ci siano molto Top Hundred, segnale di qualità delle cantine in un territorio al confine tra Lombardia e Veneto dalle grandissime potenzialità, vini che si sono rilevati perfetti in abbinamento ai piatti dello chef Matteo Scibilia”.

Paolo Massobrio e Carlo Alberto Panont

E in effetti per tanti commensali la Garda Doc è stata una vera e proprio scoperta, per una denominazione in crescita dal punto di vista produttivo con la produzione attuale di 20 milioni di bottiglie destinate alla Gdo e all’horeca, con tante potenzialità e una grande storia, come raccontato dal presidente del Consorzio Garda Doc, Carlo Alberto Panont. “Garda Doc è una zona molto grande dal punto di vista vinicolo, che riunisce dieci denominazioni e raggruppa aziende produttrici storiche e realtà giovani nella parte veneta e lombarda del lago. Garda Doc nacque nel 1996 quando c’era la distillazione obbligatoria di tutto ciò che non si poteva produrre ad esempio con il nome di Valpolicella, Soave e Lugana. Porta un nome bellissimo, Garda, riunisce denominazioni importanti, vogliamo fare conoscere il nostro brand e aumentare l’appeal nei confronti del consumatore finale, per questo abbiamo deciso di essere il vino ufficiale di Golosaria, una grande manifestazione che è cresciuta negli anni grazie al lavoro instancabile di Paolo Massobrio e della sua squadra”.

Una cena davvero interessante, in tavola sono stati serviti come antipasto un salmerino in carpione, un filetto di missoltino con crostino di polenta e una anguilla affumicata su verza stufata, accompagnati dalle bollicine del Garda. Tre espressioni di spumantizzazione, dal Brut Millesimato di Perla del Garda, bollicina molto fine ed elegante che riposa 60 mesi sui lieviti, al Bottinus Brut Metodo Classico della cantina Bottenago sino all’Alba Rosa, un Rosè Brut con metodo ancestrale dell’azienda Pratello. Primi piatti un risotto al pesce persico con riso in cagnone alla maniera lombarda abbinato al Garda Doc Pinot Grigio, con le etichette della cantina Prendina e di Rocca Sveva. In pairing con un super guazzetto di lago con trota alpina, lavarello e gamberi di fiume, piatto davvero molto apprezzato, sono stati versati nel calice due Garda Doc Chardonnay della cantina Ricchi e di Averoldi. Dulcis in fundo lo strachìn gelàd, un dolce tipico lodigiano che si è sposato alla grande con Le Cime, un Passito IGT Alto Mincio sempre della Cantina Ricchi, premiato come top dei top in una edizione di Golosaria.

Appuntamento quindi all’Enoteca di Golosaria, per conoscere altre etichette memorabili non solo di Garda Doc, ma anche di moltissime delle cantine premiate negli anni affiancate da importanti realtà del panorama vitivinicolo nazionale. Dal Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e del Consorzio del Gavi, alla Valpantena, la Regione Valle d’Aosta, l’Oltrepò Pavese con il Buttafuoco Storico e le Strade del Vino e dei Sapori lombarde che svilupperanno il tema della Colleganza voluto da Regione Lombardia. E ancora le Regioni Molise, Calabria e Friuli Venezia Giulia, vino di qualità da degustare in maniera responsabile e consapevole.

INFO www.golosaria.it

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